“Andate piano e godetevela. Il percorso meraviglioso vi farà correre sempre veloce”
Anche i Fitwalkers possono partecipare alla maratona o alla staffetta Acea Run4Rome. Ci sono gli istruttori qualificati
Anche i Fitwalkers possono partecipare alla maratona o alla staffetta Acea Run4Rome. Ci sono gli istruttori qualificati
ROMA – L’Acea Run Rome The Marathon di domenica 29 marzo 2020 non è solo una maratona. E’ molto di più, è un viaggio nella città Eterna che porterà migliaia di runner provenienti da tutto il mondo a ripercorrere e godersi secoli di storia.
Sarà l’occasione per vedere e conoscere e vivere Roma senza il frastuono del traffico, stando attenti sì al tempo (cronometrico), ma lasciando il cuore aperto alle mille emozioni e alle tante meraviglie che la città saprà donare. 42,195km attraversando la Roma antica, imperiale, rinascimentale, medievale, si corre nella storia. Magari pensando anche a quell’indimenticabile notte estiva quando il maratoneta etiope Abebe Bikila vinse a piedi scalzi la maratona delle Olimpiadi romane del 1960. Percorse tutta Roma alla luce delle fiaccole, arrivò in solitaria sotto l’Arco di Costantino, scrisse la storia della maratona, un momento che rimarrà per sempre.
Ad illustrare il percorso 2020 dell’Acea Run Rome The Marathon è il tre volte campione del mondo di ultramaratona 100km Giorgio Calcaterra, romano nato e cresciuto a Trastevere che ha vestito per noi i panni di Cicerone ripercorrendo chilometro dopo chilometro il percorso nella sua interezza. L’ha corsa decine di volte, addirittura qualche anno fa fece due giri, ben 84km, arrivando al termine del secondo giro insieme all’ultimo classificato della maratona sul filo delle 6 ore di gara.
Calcaterra è uno dei simboli della Roma che corre e della sua maratona, amatissimo e seguitissimo, per anni ha lavorato anche come tassista, la Capitale la conosce come le sue tasche.
«Il percorso di questa gara è davvero unico! Passa nel cuore di Roma, ti fa rendere conto del perché, ogni giorno, in questa città arrivano turisti da tutto il mondo. E noi che correremo la maratona avremo il privilegio di poter assaporare tutto questo facendo quello che più ci piace fare nella vita» fa sapere subito Giorgio Calcaterra.
«Prima di tutto una premessa: attenzione a non lasciarsi prendere e partire “a tutta”. È un errore che spesso si fa, è come se si venisse trasportati dall’entusiasmo che si respira nell’aria e a quel punto non ci si ricorda più di tabella e ritmi stabiliti. Bisogna tenere assolutamente presente che i primi cinque chilometri sono importantissimi, sono quelli lungo i quali stabilire l’andatura giusta da tenere per tutta la gara. E come si dice: chi ben comincia è a metà dell’opera…».
DA 0 a 10 KM – Si parte dai Fori Imperiali, con il Colosseo sullo sfondo: «Torno alla premessa: si dovrà tenere a freno le gambe anche perché subito dopo la partenza c’è un tratto in discesa, dove diventa ancora più spontaneo aumentare il ritmo, a cui segue un passaggio in leggera salita. Questi primi 5 km sveleranno, fin da subito, la bellezza di questa città: subito dopo il via si passerà davanti al Vittoriano e a piazza Venezia, si incontreranno il Teatro Marcello, un piccolo “Colosseo”, il Circo Massimo e la Piramide Cestia. Dal 5° al 10° km il tracciato è pianeggiante, veloce, e ci regalerà la Basilica di San Paolo. Roma è ricca di chiese, ma questa fa parte di quelle speciali: è una delle quattro basiliche papali, nelle quali il Papa celebra il rito dell’apertura della Porta Santa all’inizio di ogni Anno Santo».
DA 11 a 20 KM – «Questo tratto si sviluppa prima sul Lungotevere, con Castel Sant’Angelo, la Sinagoga e l’Isola Tiberina, poi tra le vie attorno alla Basilica di San Pietro, dove ci troveremo davanti qualche curva in più e sotto i piedi i mitici sampietrini calpestati migliaia di anni fa dai mitici gladiatori romani. Anche questi sono chilometri pianeggianti e abbastanza veloci. Come detto all’inizio: attenzione a non strafare».
Sarà l’occasione per vedere e conoscere e vivere Roma senza il frastuono del traffico, stando attenti sì al tempo (cronometrico), ma lasciando il cuore aperto alle mille emozioni e alle tante meraviglie che la città saprà donare. 42,195km attraversando la Roma antica, imperiale, rinascimentale, medievale, si corre nella storia. Magari pensando anche a quell’indimenticabile notte estiva quando il maratoneta etiope Abebe Bikila vinse a piedi scalzi la maratona delle Olimpiadi romane del 1960. Percorse tutta Roma alla luce delle fiaccole, arrivò in solitaria sotto l’Arco di Costantino, scrisse la storia della maratona, un momento che rimarrà per sempre.
Ad illustrare il percorso 2020 dell’Acea Run Rome The Marathon è il tre volte campione del mondo di ultramaratona 100km Giorgio Calcaterra, romano nato e cresciuto a Trastevere che ha vestito per noi i panni di Cicerone ripercorrendo chilometro dopo chilometro il percorso nella sua interezza. L’ha corsa decine di volte, addirittura qualche anno fa fece due giri, ben 84km, arrivando al termine del secondo giro insieme all’ultimo classificato della maratona sul filo delle 6 ore di gara.
Calcaterra è uno dei simboli della Roma che corre e della sua maratona, amatissimo e seguitissimo, per anni ha lavorato anche come tassista, la Capitale la conosce come le sue tasche.
«Il percorso di questa gara è davvero unico! Passa nel cuore di Roma, ti fa rendere conto del perché, ogni giorno, in questa città arrivano turisti da tutto il mondo. E noi che correremo la maratona avremo il privilegio di poter assaporare tutto questo facendo quello che più ci piace fare nella vita» fa sapere subito Giorgio Calcaterra.
«Prima di tutto una premessa: attenzione a non lasciarsi prendere e partire “a tutta”. È un errore che spesso si fa, è come se si venisse trasportati dall’entusiasmo che si respira nell’aria e a quel punto non ci si ricorda più di tabella e ritmi stabiliti. Bisogna tenere assolutamente presente che i primi cinque chilometri sono importantissimi, sono quelli lungo i quali stabilire l’andatura giusta da tenere per tutta la gara. E come si dice: chi ben comincia è a metà dell’opera…».
DA 0 a 10 KM – Si parte dai Fori Imperiali, con il Colosseo sullo sfondo: «Torno alla premessa: si dovrà tenere a freno le gambe anche perché subito dopo la partenza c’è un tratto in discesa, dove diventa ancora più spontaneo aumentare il ritmo, a cui segue un passaggio in leggera salita. Questi primi 5 km sveleranno, fin da subito, la bellezza di questa città: subito dopo il via si passerà davanti al Vittoriano e a piazza Venezia, si incontreranno il Teatro Marcello, un piccolo “Colosseo”, il Circo Massimo e la Piramide Cestia. Dal 5° al 10° km il tracciato è pianeggiante, veloce, e ci regalerà la Basilica di San Paolo. Roma è ricca di chiese, ma questa fa parte di quelle speciali: è una delle quattro basiliche papali, nelle quali il Papa celebra il rito dell’apertura della Porta Santa all’inizio di ogni Anno Santo».
DA 11 a 20 KM – «Questo tratto si sviluppa prima sul Lungotevere, con Castel Sant’Angelo, la Sinagoga e l’Isola Tiberina, poi tra le vie attorno alla Basilica di San Pietro, dove ci troveremo davanti qualche curva in più e sotto i piedi i mitici sampietrini calpestati migliaia di anni fa dai mitici gladiatori romani. Anche questi sono chilometri pianeggianti e abbastanza veloci. Come detto all’inizio: attenzione a non strafare».
DA 20 A 30 KM – «Si continua sul Lungotevere, attraversando il rione Prati, per poi arrivare all’altezza di Ponte Milvo e del Foro Italico, il cuore sportivo di Roma. Pur essendo la parte di percorso più lontana dal centro, sa essere magica. Presenta, verso la fine, un tratto in salita».
FINO AL TRAGUARDO – «Dal 31° al 35° km, lungo i quali prima si abbandona e poi ci si riaffaccia sul Lungotevere, il tracciato torna a essere pianeggiante. Poi, fino alla fine si torna a sentire pulsare il cuore di questa città. Si riguadagna il centro storico dopo aver affrontato un sottopasso, che presenta una pendenza che pur essendo lieve si sente, dato il numero dei chilometri nelle gambe. Da qui, nell’ordine, si passa da piazza Navona, piazza del Popolo e piazza di Spagna, prima di tagliare il traguardo ai Fori Imperiali. Penso non ci sia altro da aggiungere…».
FITWALKING – Anche chi cammina potrà godersi tutta la bellezza del tracciato dell’Acea Run Rome The Marathon. La nuova maratona capitolina è aperta a tutti i praticanti e gli amanti del Fitwalking, che saranno supportati anche da pacer istruttori certificati Ftiwalking-Metodo Damilano al passo delle 6:15 o delle 6:30. Non importa quanto si va veloce e quando si arriva, l’importante è il viaggio e farlo camminando è qualcosa di speciale ed emozionante. Soprattutto se è nella Città Eterna.
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