Lo scorso 8 Settembre si è disputato a Canelli (AT) il Campionato Italiano 10km su strada. Al via i migliori atleti italiani ma non la migliore organizzazione. Subito dopo la gara, che vide ben due partenze una peggio dell’altra, una pioggia di commenti negativi ha infangato l’organizzazione ASD Brancaleone Asti, colpevole di aver fatto tutto al contrario di come si dovrebbe.
Con questo comportamento negligente, aveva causato seri infortuni ad atleti di spicco tra i quali il campioncino azzurro Pietro Riva. Noi di Runtoday avevamo raccontato i dettagli sui fatti e se voleste rinfrescarvi la memoria potete trovarli QUI.
Nei giorni successivi, l’ASD Brancaleone Asti ha manifestato pubblicamente le sue scuse, che potete rileggere QUI.
A distanza di quattro mesi il Tribunale Federale FIDAL, dopo aver riconosciuto le figure responsabili del totale insuccesso della manifestazione, ha depositato una sentenza che condanna il Presidente della ASD Brancaleone Asti Fabio Amandola ed il giudice delegato tecnico Simone Fuso a pagare una sanzione di 700€ oltre a sei mesi di squalifica.
Il Presidente della ASD Brancaleone Asti Fabio Amandola è, inoltre, deferito anche dal suo incarico societario.
In prima battuta erano stati ritenuti corresponsabili anche i consiglieri della ASD Brancaleone Asti Massimo Cantarelli e Loredana Fausone, il giudice omologatore Diego Comunanza, lo speaker Fausto De Andrea ed il giudice starter Elio Ferrato, tutti scagionati. La sentenza è disponibile al seguente link http://www.fidal.it/upload/files/Decisionen05_2020TF_AMANDOLA%2B6_Procn36PF45TF.pdf?fbclid=IwAR2ewbbdkI2SJ6VjZhNBWbETzg1DZOFlm8H3fNW0aaNxakvY0S-6WgApHPQ