Numeri record, tanti campioni al via e un grande pubblico:
anche quest’anno la gara di Cortina d’Ampezzo si conferma tra le più amate del circuito
La Sportiva Lavaredo Ultra Trail by UTMB non delude mai. Per cinque giorni Cortina d’Ampezzo si è trasformata nell’ombelico del mondo del trail running, portando tra le Dolomiti 6000 atleti provenienti da 90 Paesi diversi e facendo registrare il sold out in tutte le strutture ricettive del territorio. Un successo che di anno in anno supera le aspettative e che conferma l’eccellenza di questa gara nel panorama mondiale.
Baciato dal sole tutto il weekend di gare, iniziate mercoledì sera con la partenza della 10K dal campo sportivo di Fiames. In 466 hanno partecipato all’edizione di questa competizione tutta in notturna, adatta anche ai principianti, correndo per 10 km e 200 mt di dislivello lungo il percorso nascosto nel bosco. Nella gara maschile sono gli atleti Scarpa i più veloci, con la vittoria del giovanissimo Francesco Bongio, che chiude in 34:32 davanti ai compagni di squadra Marcos Villamuera Izquierdo (34:59) e Gabriel Bazzoli (35:15). Al femminile bellissima la prestazione di Giulia Pol, atleta The North Face, che vince con il tempo di 39:28, davanti all’inglese Katie Young (43:25) e a Francesca Pretto (44:06).
Giovedì pomeriggio, alle 17:00 da Corso Italia a Cortina, sono partiti i quasi 800 della 20K. Vittoria per Alice Gaggi (Brooks Trail Runners) con il tempo di 1:52:03, che conquista con determinazione la terza vittoria consecutiva su questa distanza, tallonata da un’ottima Ingrid Mutter (1:53:30), rumena del team Scarpa, che taglia il traguardo a poco meno di 30 secondi di distanza. Leggermente staccata, chiude il podio l’atleta spagnola della La Sportiva Carrodilla Cabestre Lucia (1:56:33). Al maschile La Sportiva domina con cinque atleti nelle prime cinque posizioni: Nadir Maguet vince dopo essersi difeso dall’attacco di Andrea Rostan, chiudendo quasi un minuto davanti al compagno di squadra. Sull’ultimo gradino del podio maschile sale Lorenzo Cagnati, mentre dietro di lui, in quarta e quinta posizione, gli spagnoli Ibai Larrea Arangure e Nicolas Molina Agustìn.
Venerdì il gioco inizia a farsi duro con le lunghe distanze. Si parte la mattina con la 50K: in più di 1800 hanno dato vita al lungo serpentone su Corso Italia, per poi perdersi tra i boschi lungo il percorso di 50km per 2.600mt di dislivello, un anello perfetto tra le montagne intorno a Cortina. Ed è l’italiana Elisa Desco, del team Scarpa, a guadagnare il gradino più alto del podio, chiudendo in 4 ore 54 minuti e 19 secondi, una gara impeccabile frutto della sua grande esperienza. Al secondo posto l’ucraina Sofiia Porokhnavets (Run to summit), davanti alla rumena Andreea Alina Piscu. Al maschile non riesce il colpo a Luca Del Pero, costretto a cedere proprio sul finale, lasciando la vittoria allo spagnolo Antonio Martínez Pérez (Asics), che chiude in 4:15:17. Buono anche il terzo posto di Mattia Gianola, del Team Crazy/Scott / Team Valtellina, che chiude in 4:19:28.
Tra due ali di folla, assiepata su Corso Italia, alle 23:00 sono partiti i 1700 dell’attesissima 120K, la gara Regina, con 1. E non poteva che regalare emozioni. È un vero e proprio trionfo quello della tedesca di Dynafit Rosanna Buchauer, che fa la gara in solitaria dall’inizio alla fine terminando in 14 ore, 9 minuti e 23 secondi, allungando man mano il distacco dalle inseguitrici, l’italiana Giuditta Turini, team Kailas, seconda al traguardo con il tempo di 15:19:03, e Michaela Wolf, team Two Peaks Endurance (15:22:41).
Si è lottato fino alla fine nella gara maschile ma nulla hanno potuto gli avversari contro lo strapotere di Hannes Namberger, team DYnafit Squad: terzo sigillo per lui a Cortina, che non migliora per pochissimo il suo record stabilito nel 2022 ma chiude con l’ottimo tempo di 11 ore 57 minuti e 15 secondi. Vano il tentativo del britannico di Adidas Terrex / Red Bull Tom Evans, che deve cedere a e accontentarsi del secondo posto (12:00:45), mentre sull’ultimo gradino del podio sale il francese Yannick Noël, di Inov8 (12:12:37). Dopo averci provato tre volte, l’italiano Andreas Reiterer taglia finalmente il traguardo della 120K in sesta posizione, dopo aver condotto il gruppetto di testa fino alla Val Travenanzes, quando le energie sono mancate per rimanere assieme ai primi. Accolto dal calore del pubblico di Cortina, l’atleta La Sportiva taglia il traguardo in 12:42:35.
A chiudere l’edizione 2024 della La Sportiva Lavaredo Ultra Trail by UTMB, è partita sabato mattina da La Val, in Alta Badia, la 80K, con quasi 1000 atleti al via. Ed è ancora Germania in vetta, con la vittoria di Patrick Ehrenthaler, della LG Passau (THE NORTH FACE), in 8 ore 31 minuti e 29 secondi, in grado di controllare la gara difendendosi da un indomito Virgile Moriset, sempre attaccato fino a Col Gallina, quando il tedesco decide che è ora di dare tutto e lo stacca fino al traguardo finale. Chiude al terzo posto, senza troppe difficoltà, Andrea Macchi, con il tempo di 09:05:59, davanti a un altro italiano, Tiziano Scatolin, a poco meno di dieci minuti di distanza. Sventola la bandiera a stelle e strisce nella gara femminile, combattutissima fino alla fine, vinta dalla statunitense Emmiliese Von Avis in 9 ore 50 minuti e 3 secondi, dopo un testa a testa con continui scambi di posizione, che si chiude con il secondo posto della spagnola Virginia Pérez Mesonero e il terzo della ceca Kristýna ČERNÁ.
“È stata un’edizione difficile dal punto di vista organizzativo perché c’è gran fermento logistico a Cortina, in preparazione delle Olimpiadi invernali, e per questo siamo ancor più contenti di essere riusciti a dare vita anche quest’anno ad un grande spettacolo – ha commentato Simone Brogi, organizzatore della gara – L’enorme numero di partecipanti che torna qui per ogni edizione ci rende orgogliosi dello sforzo prodotto e conferma quanto questi percorsi siano in grado di far innamorare atleti di tutto il mondo, che qui trovano il calore italiano e le montagne più belle del mondo. Ora ci attende una breve pausa ma ripartiremo subito, pronti per l’edizione 2025”.
“Ci teniamo particolarmente a ringraziare i 600 volontari che sono un supporto fondamentale per la realizzazione di un evento di questa portata, lavorando senza sosta nelle fasi di organizzazione e nelle infinite giornate di gara, con qualsiasi condizione meteo, senza i quali non riusciremmo a raggiungere i risultati ottenuti e migliorarci ogni anno” – ha sottolineato la race director Cristina Murgia.
Tante le emozioni regalate dalla finish line che, come ogni anno, ha raccontato le storie dietro ogni traguardo, tra sorrisi e lacrime: dalle sfide personali alla voglia di riscatto, da chi inseguiva un record a chi si è messo in gioco dopo una brutta esperienza, da chi non ha mollato chiudendo al limite dell’orario, a chi ha percorso gli ultimi metri con figli, mogli e compagni, a chi è venuto solo per divertirsi, scoprendo le Dolomiti in modo diverso. Per tutti il caldo abbraccio di Cortina che ha atteso i suoi runners anche per tutta la notte lungo tutto Corso Italia.
Credits: Alexis Berg