Spettacolare, intensa la gara che segna la ripartenza del Giro dopo un anno di stop a causa della pandemia. Vince il keniano “semi sconosciuto” Lomuket. Neka Crippa protagonista per tutta la gara è terzo.
Il Trofeo delle Province dedicato al settore promozionale è appannaggio di Trapani (cadetti) e Palermo (Cadette)
Castelbuono (Pa). Batte forte il cuore di Castelbuono, batte come il rumore ritmato delle scarpette degli atleti che oggi hanno corso la 95esima edizione del Giro podistico Internazionale di Castelbuono, per una storia che torna ad essere scritta, dopo un anno di “vuoto” a causa della pandemia. A vincere è stato il keniano Mark Lomuket, classe 1999, “poco conosciuto” alla grande platea ma capace appena qualche settimana fa di correre i 5000 in 13’01”68, permettendosi di battere un “certo” Barega. Gara bellissima, intensa, combattuta come non la si vedeva da anni. Dieci giri nel catino di Castelbuono, poco più di 11 chilometri che sembrano non finire mai.
L’Italia, a cui manca il successo dal 1989, c’è Nekagenet Crippa guida, controlla, attacca e alla fine si deve arrendere alla regolarità del keniano e dell’atleta del Burundi Olivier Irabaruta che lo supera solo sul finale. Quarto incomodo, anche lui ci ha provato, con un continuo elastico tra discese e salite lo svedese David Nilsson, che molla solo negli ultimissimi giri. Lomuket chiude in 35’17, secondo Irabaruta, tesserato in Italia con la Quercia Trentingrana in 35’20. Terzo, maestoso Neka Crippa (Esercito) in 35’25. “Ho fatto una gran bella gara – il commento a caldo di Crippa – ci ho provato dopo il quinto giro, ho provato a dare una scossa (sulla salita di Mario Levante n.d.r.) ma gli avversari sono rimasti lì e alla fine hanno avuto la meglio”. Pubblico stupendo, ma questo me lo avevano detto i miei compagni quando mi hanno parlato del Giro”. L’altro keniano, Eric Kiptanui, il più quotato alla vigilia, mai in gara, si è mestamente ritirato. Secondo degli italiani è stato un ottimo Ahmed Ouhda (Casone Noceto), a seguire il compagno di squadra Ilias Aouani. In gara anche gli atleti siciliani, più volte a Castelbuono e sempre protagonisti: il migliore di loro è stato Alessio Terrasi alla quarta partecipazione, quattordicesimo assoluto in 37’49. Un Giro diverso ma emozionante e palpitante come tutti volevano che fosse, il pubblico sugli spalti ordinato e con mascherina, così come gli atleti al via ma solo per qualche metro, ha dato il senso del momento storico alle prese con una pandemia che non vuole arrendersi. Ma oggi Castelbuono e il suo Giro torna a scrivere la sua storia inseguendo l’edizione numero cento.
Vetrina per il settore promozionale, con Cadetti e Cadette, per il 2° Trofeo della Province. Trentatré atleti in rappresentanza di otto delle nove province siciliane. Sono stati questi i numeri, del Trofeo delle Province, che ha aperto la giornata di gare. A vincere tra i Cadetti è stata la provincia di Trapani, seguita da Palermo e Messina. Nella categoria Cadette vittoria della provincia di Palermo, a seguire sul podio Ragusa e Messina. Individualmente tra i Cadetti ha vinto Simone Borromini (Bike Caltavuturo) che ha chiuso i due giri del percorso in 7’07. In famiglia la vittoria tra le Cadette con la sorella Federica Borrimini (Bike Caltavuturo).