Ha 28 anni, è piemontese e ha appena vinto la Coppa del Mondo XTERRA, il circuito internazionale che mette insieme nuoto, mountain bike e corsa trail tra natura selvaggia e fatica estrema.
A fine settembre sarà protagonista al Mondiale di Molveno, l’ultima edizione in Italia.
C’è chi pensa che la vita di un’atleta sia fatta solo di sorrisi sui podi, viaggi in posti spettacolari e foto patinate sui social. Marta Menditto, 28 anni, piemontese, lo sa bene: da fuori il suo mondo può sembrare una vacanza infinita. Ma dietro quel sorriso radioso quando taglia un traguardo c’è un lavoro durissimo, fatto di ore e ore di allenamento, rinunce e fatica. Una vita che lei stessa definisce “bellissima, ma non facile”.
Marta è la nuova regina dell’XTERRA World Cup, la Coppa del Mondo del circuito internazionale di triathlon off-road: si nuota in acque libere, si pedala in mountain bike su sterrati e salite impegnative, si corre sui sentieri di montagna. Una disciplina che porta gli atleti a misurarsi con la natura selvaggia, dove non conta solo la forza fisica ma anche la capacità mentale di resistere.
Nel 2025, gara dopo gara, Marta ha scritto la storia conquistando con due gare di anticipo la Coppa del Mondo XTERRA, grazie a una costanza impressionante che l’ha resa imprendibile per tutte le avversarie. Non era un obiettivo dichiarato, ed è arrivato quasi come un regalo inatteso: «Quest’anno mi sono gestita meglio, sono riuscita a non bruciarmi già a metà stagione come l’anno scorso. Sono felice, perché arrivo a settembre con ancora energia per allenarmi in vista del Mondiale di Molveno».
30 ore di allenamento (e pochi weekend, o nessuno)
Il successo di Marta non nasce per caso. Alla base c’è una disciplina ferrea, fatta di allenamenti che possono arrivare fino a 35 ore settimanali nei mesi invernali, quando si costruisce la base. «A me piace iniziare presto, già dal primo novembre. Qualcuno preferisce prendersela con calma, io invece voglio accumulare subito volume. Poi, durante la stagione, scendo a 20-23 ore, ma con più qualità».
In questo finale d’annata sta affrontando un blocco da 28-31 ore a settimana: meno quantità ma intensità altissima. «È la parte più difficile, anche per la testa, ma quest’anno mi sento più in equilibrio. Non è facile perché non esistono sabati o domeniche: l’allenamento non guarda in faccia al calendario. Se non ti diverti, non resisti. Il divertimento è quello che ti salva».
O la va o la spacca
Il Mondiale di Molveno, in programma dal 24 al 28 settembre, è il vero obiettivo che Marta sente cucito addosso. Lo scorso anno arrivò stremata e non riuscì a esprimersi al meglio. Quest’anno, invece, ha deciso di rischiare tutto. «Dopo la brutta gara in Germania ero arrabbiata con me stessa. Così ho impostato un programma che ho chiamato “o la va o la spacca”: o arrivo a Molveno nella forma migliore della mia vita, o sarà un disastro. Ma voglio provarci fino in fondo. È l’ultimo anno con il Mondiale in Italia e sogno di tagliare il traguardo orgogliosa di me stessa, a prescindere dal risultato».
Una famiglia che va oltre lo sport
In questo percorso, Marta non è sola. L’XTERRA le ha regalato una seconda famiglia: compagni, allenatore, avversarie che diventano amiche. «Con Alizée Paties ho un rapporto speciale, mi dispiace che non ci sarà a Molveno. Ma anche gli altri atleti sono parte della mia vita. L’XTERRA è una comunità, mi fa sentire a casa ovunque vada».
Dopo la fatica, la normalità
Quando il Mondiale sarà alle spalle, Marta sogna un po’ di normalità. «La prima settimana la passerò a casa, magari andando da mia sorella a Torino. Voglio godermi la famiglia, fare cose semplici. Poi mi concederò due settimane di vacanza vera. La prossima stagione sarà lunga e impegnativa: serve arrivarci con la mente fresca».
L’ultima danza sotto le Dolomiti
Il Mondiale di Molveno sarà speciale non solo per Marta, ma per tutto il movimento XTERRA. Dopo tre anni consecutivi, l’Italia saluterà l’appuntamento iridato. Un addio che rende l’evento ancora più atteso: il pubblico sogna di vedere il tricolore sventolare sul podio, soprattutto al femminile, con Marta Menditto e Sandra Mairhofer pronte a giocarsi le loro carte davanti ai tifosi di casa.
Per Marta sarà il punto culminante di una stagione da regina, già incoronata in Coppa del Mondo ma con ancora un sogno da inseguire: correre a blocco dall’inizio alla fine, fino a sentirsi davvero orgogliosa di sé.