Il 6 settembre a Molveno la nona edizione della gara di trail running più affascinante
del circuito XTERRA. Mille runner al via da 36 Paesi e 5 continenti
Molveno – Saranno 1000 gli atleti che sabato 6 settembre prenderanno il via al XTERRA Dolomiti di Brenta Trail, la gara che unisce la fatica del trail running allo scenario delle Dolomiti di Brenta, Patrimonio UNESCO. Un nuovo record per la manifestazione, che festeggia la nona edizione con il tutto esaurito su tutte le distanze e lunghe liste d’attesa.
Tre i percorsi previsti: la Ultra 64 km con 4200 m di dislivello positivo, regina dell’endurance alpina; la XTERRA 45 km (2850 m D+) e la XTERRA 21 km, introdotta nel 2023 e già amatissima per l’equilibrio tra accessibilità e spettacolarità, valide come tappe dell’XTERRA Trail Run World Series.
Il profilo degli atleti 2025: giovani, veterani e atleti da 5 continenti
L’XTERRA Dolomiti di Brenta Trail 2025 non segna solo un record numerico, ma racconta anche l’evoluzione di un evento che negli anni ha saputo attirare un pubblico sempre più variegato, per età, genere e provenienza geografica.
La comunità dei trail runner che animerà Molveno quest’anno si presenta come un vero spaccato internazionale e intergenerazionale.
Un mosaico di nazionalità
Saranno rappresentati 36 Paesi e 5 continenti, a testimonianza del respiro ormai globale della gara. L’Italia resta naturalmente la nazione più presente, con 719 atleti, seguita da Olanda (124), Germania (36), Belgio (27) e Francia (16). Non mancano iscritti da realtà più lontane come Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e diversi Paesi del Sud America. Questo mix internazionale conferma come il Dolomiti di Brenta Trail sia diventato una vera e propria meta di pellegrinaggio sportivo, capace di unire runner professionisti e amatori in un’unica, grande comunità.
Donne sempre più protagoniste
Sul fronte del genere, la partecipazione resta a prevalenza maschile (765 uomini, pari al 76,5%), ma è significativo il dato femminile: 235 donne al via, un numero in crescita costante rispetto alle prime edizioni. Un segnale che riflette un trend globale: sempre più atlete si mettono alla prova sulle lunghe distanze, dimostrando che la resilienza e la resistenza non hanno genere.