Domenica 1 dicembre il pilota torinese di MotoE Alessio Finello correrà la sua prima mezza maratona: «È un’emozione incredibile iniziare questa nuova avventura per le strade della mia città».
Numeri da record: 10.000 i runner al via
TORINO – Correre è il verbo che guida ogni azione della Torino City Marathon. L’edizione 2024, che si svolgerà domenica 1 dicembre, “corre” verso il record di iscritti e “fa correre” i runner di tutti i livelli, grazie alle tre distanze in programma: maratona (42,195 km), mezza maratona (21,097 km) e la stracittadina di circa 5 km.
Rispetto allo scorso anno i numeri dei due appuntamenti competitivi, maratona e mezza maratona, sono più che raddoppiati ed entrambi hanno già fatto registrare il sold out: saranno 3.500 i runner al via della Torino City Marathon e 2.500 quelli della Torino City Half Marathon. Sta crescendo anche il numero dei partecipanti alla Torino City Run, che si stima possa raggiungere i 3.500, per un totale di 9.500. «Che più che un traguardo, seppur importante, è una nuova partenza» dichiara Luca Vergnano del team organizzatore.
Cambia (di poco) l’arrivo: si torna in piazza Castello
Tutte e tre le gare si concluderanno in piazza Castello. «È una decisione che abbiamo preso in questi giorni in accordo con i Musei Reali di Torino. Il grande numero di iscritti e l’alta affluenza domenicale ci hanno spinto a spostare il traguardo di maratona, mezza maratona e stracittadina da piazzetta Reale a piazza Castello. Uno spostamento di pochi metri e che nulla toglie al fascino di un arrivo spettacolare. Sarà sempre lo sfondo di Palazzo Reale ad accogliere tutti i finisher» spiega Alessandra Viano, CEO di Torino City Marathon.
Confermate le partenze: Torino City Marathon e Torino City Run da via Roma, tratto da piazza San Carlo a piazza Castello, e Torino City Half Marathon da Borgaretto, frazione del comune di Beinasco (TO).
Il pilota MotoE Alessio Finello al via della 21 km
La Torino City Marathon fa correre anche i piloti del Motomondiale. Alessio Finello, torinese e tra i protagonisti del campionato MotoE, per una domenica farà salire di giri le sue gambe lasciando a riposo quelli della due ruote. Parteciperà alla mezza maratona e per lui sarà un esordio dal sapore particolare: «Sono nato a Torino, abito a Settimo Torinese, – racconta Finello – sarà la mia prima gara di corsa in assoluto, ci tenevo a farla nella mia città. Sarà emozionante correre per le strade che conosco da quando ero bambino».
Dilettante allo sbaraglio o runner preparato?
«Mi sono allenato ma, ammetto, non mi sento ancora pronto. La corsa è uno dei miei mezzi di allenamento anche per il motociclismo. Mi piace e mi permette di migliorarmi, dà tanto sia fisicamente sia mentalmente e ogni volta che salgo in moto ne sento i benefici. È una sfida continua e a ogni uscita cerco di fare meglio. Sono ambizioso e competitivo e la corsa alimenta entrambi questi lati del mio carattere. Mi sono focalizzato sulla preparazione della mezza maratona da circa due mesi, che non sono stati continuativi, visti i miei ultimi impegni di campionato.»
Si è dato degli obiettivi?
«Di puntare alla maratona. Scherzi a parte, forse un giorno correrò anche una 42 km, ma oggi il tempo a mia disposizione mi suggerisce o forse sarebbe meglio dire mi impone la mezza. Obiettivi? Semplicemente farla. Per me il solo gareggiare è adrenalinico, anche se la mia testa continua a ripetermi: sei lì per stare davanti. In un periodo come questo, in cui non ho in programma competizioni come pilota, una sfida come questa mi aiuta a tenere il cervello attivo, a dare linfa alla mia ambizione. Due amici, che di maratone ne contano diverse, mi hanno detto che la corsa crea dipendenza, dopo la prima non riesci più a fermarti. I presupposti ci sono tutti.
Se vogliamo parlare di tempi, sarei molto felice se riuscissi a mantenere per tutta la gara una media al di sotto dei 5’15” al chilometro.
Di una cosa sono certo: nell’ultimo periodo ho sofferto di un dolore al piede, che ancora non è scomparso. Ma anche se mi tormentasse il giorno della gara, continuerò per la mia strada tagliando il traguardo. Non sono uno che si arrende facilmente.»
Che sensazioni diverse le trasmettono la corsa in moto e quella a piedi?
«In moto conta tanto l’inconscio, è come stare sotto ipnosi, cerchi di dare il meglio attingendo all’adrenalina che hai dentro. Sei in uno stato di massima concentrazione e questo non ti fa avvertire il senso della fatica. La corsa a piedi è ancora più tosta a livello fisico e ti costringe a tenere il cervello sempre acceso: sforna mille pensieri e su quei pensieri devi agire per non sentire stanchezza e dolori. È vero anche che sto imparando a calarmi nella dimensione “moto” anche quando corro: cerco la massima concentrazione, do attenzione al respiro e non alla fatica.»
Qual è il bilancio della sua stagione 2024 in MotoE?
«Il 2024 è stato molto importante: ho capito di essere un pilota competitivo e che continuando a lavorare posso iniziare a godermi i posti in prima fila; mi ha dato molto anche sul piano del morale. Arrivavo da due stagioni un po’ complicate. Nel 2022, al mio primo anno nel Mondiale su motoE, ho dovuto, per così dire, acclimatarmi ai diversi cambiamenti: nuove piste e un tipo di moto, quelle elettriche, differente da quello classico. Nel 2023, con il mio team, FELO Gresini MotoE, siamo passati a Ducati, quindi è stato un altro inizio. Ora posso guardare avanti.»
Da dove nasce la passione per le moto?
«Ho ricevuto la mia prima minimoto come regalo di compleanno quando avevo 4 anni. La passione l’ho ereditata da mio padre. Ho iniziato per gioco, prima girando per le piazze della mia città e poi entrando in pista. La cosa mi piaceva e mi riusciva anche abbastanza bene, quindi ho continuato. Mi sono innamorato sempre di più di questo sport. La mia verso la moto è una passione romantica, mi attrae quello che sa darmi: l’adrenalina, ma anche la vita che mi porta a fare, sempre in giro per il mondo.»