Arthur Serrières e Solenne Billouin entrano nella storia del cross triathlon vincendo a Molveno il loro terzo mondiale consecutivo. Oggi, al via sulle rive del lago,
oltre 1000 atleti da più di 50 Paesi diversi.
Sventola l’azzurro sul podio con il secondo posto di Sandra Mairhofer
Molveno – Non c’è due senza tre, e così i francesi Solenne Billouin e Arthur Serrières vincono anche la terza edizione del XTERRA World Championship di Molveno, il terzo sigillo consecutivo per entrambi, un’impresa che li colloca tra i grandi della storia del circuito. Ma festeggia anche l’Italia, con il secondo posto meritatissimo di Sandra Mairhofer, che ha portato a termine una gara gestita al meglio.
Grazie al successo della location e della perfetta organizzazione frutto della collaborazione fra XTERRA, l’APT Dolomiti Paganella, i Comuni di Molveno e Andalo e il Consorzio Molveno Holiday, il mondiale di quest’anno ha assunto davvero il carattere di un evento globale, con 1100 atleti provenienti da più di 50 Paesi nel mondo, un record di presenze per la finale del circuito, approdata in Trentino dopo 25 anni a Maui, dove XTERRA è nato nel 1996. Un successo che ha convinto gli organizzatori a rimanere a Molveno anche nel 2025.
La Francia è ancora una volta la delegazione più numerosa, mentre l’Italia ha visto una crescita del 60%. Partecipazioni importanti sono arrivate anche da Brasile, Belgio e Colombia. Con l’ingresso di nuovi paesi, tra cui Lettonia, Tunisia, Kuwait, Norvegia, Guatemala, Cina e Malesia, il Campionato Mondiale XTERRA 2024 ha aggiunto un altro capitolo indimenticabile all’ascesa di questo sport.
La gara
Ai piedi delle Dolomiti di Brenta, patrimonio mondiale dell’UNESCO, la gara è iniziata dominata dal freddo: 10°C la temperatura dell’aria e 14°C quella dell’acqua del Lago di Molveno, che ha costretto i giudici della Federazione Italiana Triathlon (FITRI) a ridurre la frazione di nuoto a 750 metri invece dei 1500 previsti. Ma appena usciti dall’acqua è spuntato il sole, come a voler riscaldare l’atmosfera e il numeroso pubblico presente nel villaggio allestito sul grande prato fronte lago.
Assenza importante per l’Italia è quella di Michele Bonacina, costretto a rinunciare a causa di una infezione polmonare.
Nella prima frazione di nuoto, il tedesco Jens Roth (DEU) è il primo a uscire dall’acqua, seguito da vicino da Keller Norland (USA), e Jules Dumas (FRA). Ottima prima prova per l’italiano Federico Spinazzè in quarta posizione, davanti ai francesi Felix Forissier e Arthur Serrières, usciti praticamente appaiati a 11:44. Solo 26° il danese Jens Emil Sloth Nielsen.
Ma la mountain bike cambia tutti gli equilibri: 32 km suddivisi in due giri da 16 km, con un tratto pianeggiante di 3 km lungo la riva del lago, salite difficili su ghiaia mista e sentieri rocciosi resi più complicati dalla recente pioggia, e discese tecniche tra radici e rocce. Alla fine del primo giro, Forissier prende il comando, seguito da Serrières, ad appena sette secondi di distacco. Ma è incredibile il recupero di Sloth Nielsen, salito subito al terzo posto alla fine del primo giro, superando 23 concorrenti. Al termine della frazione bike Forissier mantiene la testa, ampliando il suo margine su Serrières, che ora è a 19 secondi di ritardo. Sempre terzo il danese, a 1 minuto e 51 secondi dal leader.
Quando si scende dalla bici e si parte di corsa, il “cannibale” Arthur Serrières non ha rivali e lo ha dimostrato anche oggi. Gli bastano 10 km su sentieri intorno a Molveno, due giri da 5 km, per disfarsi di Forissier e staccare definitivamente Sloth Nielsen. Superato subito il connazionale, il due volte campione del mondo ha costantemente aumentato il suo vantaggio, tagliando il traguardo in 2:25:33 e conquistando il suo terzo titolo mondiale consecutivo XTERRA. È il primo uomo a riuscire in questa impresa. Solo sedicesimo Federico Spinazzé, il primo degli italiani in gara.
“La gara è stata spettacolare! – ha dichiarato il tre volte campione del mondo XTERRA Arthur Serrières – Il nuoto non era andato benissimo, ma sono uscito dove dovevo essere. La battaglia in bici con Felix è stata dura: è incredibilmente forte e ho dovuto soffrire molto per stargli dietro. Durante la corsa sapevo di avere un piccolo vantaggio e ancora un po’ di energia. L’ho raggiunto Felix rapidamente e ho spinto forte per staccarlo. Dopo, si trattava solo di rimanere concentrato, correre veloce ed essere intelligente. È un piacere gareggiare qui. Spero ci sia una possibilità per un quarto titolo il prossimo anno, ma penso che Felix meriti di vincere.”
Pochi minuti dopo, sulle rive del lago, prende il via la gara al femminile sulle stesse distanze. L’ex olimpionica Rachel Klamer esce per prima dall’acqua dopo i 750 metri di nuoto, seguita dalla ceca Aneta Grabmüller e dalla svizzera Anna Zehnder. Dietro di loro, un gruppetto con Sandra Mairhofer in testa. Attardata la campionessa in carica Solenne Billouin (FRA), uscita dall’acqua in settima posizione.
Anche qui è la frazione in bici a fare la differenza, con la Billouin che sfodera tutte le sue capacità sui pedali, superando tutte le avversarie e andando a prendere il comando della gara già alla fine del primo giro, con un vantaggio di 30 secondi sulla Duvoisin, risalita dal sesto posto al secondo. Rosicchia terreno anche Sandra Mairhofer, ora in terza posizione, mentre dietro fatica un po’ Marta Menditto, uscita in ritardo anche dall’acqua. Chilometro dopo chilometro, Billouin continua ad mettere secondi di vantaggio tra la sua bici e quella delle avversarie e alla fine della frazione ha consolidato la sua posizione di leader. Con un colpo di coda, la Mairhofer guadagna ancora una posizione, chiudendo alle spalle della campionessa del mondo, con 50 secondi di ritardo.
Se davanti le posizioni sembrano ormai definite, dietro è lotta per il terzo posto. La francese Alizee Paties ha continuato la sua rincorsa, chiudendo la frazione dietro l’azzurra, mentre perde terreno la svizzera Duvoisin, scivolata al quarto posto dopo due cadute.
Dopo lo short track di sabato, l’inarrestabile Solenne Billouin si porta a casa anche il mondiale, gestendo senza difficoltà la frazione di corsa tagliando il traguardo in lacrime, con il tempo di 2:55:42. Mantiene il secondo posto anche l’azzurra Sandra Mairhofer, mentre è impressionante la corsa di Loanne Duvoisin che si prende il terzo gradino del podio, riducendo a 2 minuti e 32 secondi il distacco dalla leader. Al settimo posto l’altra azzurra Marta Menditto.
“Il nuoto è stato durissimo per me, non riuscivo a calmare il respiro, la temperatura fredda mi ha fatto salire il battito cardiaco. Alla fine, in transizione, ero con le atlete con cui dovevo essere per vincere la gara. In bici, Sandra e Loanne mi hanno staccato all’inizio, spingevano forte, ma ho seguito il mio piano, controllando i watt e rimanendo costante, soprattutto nelle parti tecniche. – ha raccontato la vincitrice del titolo mondiale Solenne Billouin – Nella corsa sapevo di essere a mio agio. Ero da sola, ma ho dovuto credere in me stessa e ci sono riuscita. Abbiamo lavorato molto sull’aspetto mentale con il mio allenatore. Tre vittorie consecutive e Campionessa 2024, è per questo che è molto emozionante per me, sono davvero felice”.
“I 750 metri di nuoto sono andati bene. La bici è stata difficile con tutto il fango e le radici bagnate, era complicato rimanere in sella, ma mi sono piaciute le condizioni. Ho superato Solenne all’inizio, ma lei ha recuperato. Ho fatto qualche errore in salita, ma sono rimasta davanti nelle parti tecniche più sporche. La corsa è stata dura; sapevo che c’erano delle forti runner dietro di me, quindi ho dovuto spingere molto. Ho trovato l’energia da qualche parte. – ha dichiarato con il suo solito sorriso Sandra Mairhofer – È stato fantastico, sono molto contenta della mia prestazione. È stata una vera battaglia ed è stato molto divertente. È fantastico avere il Campionato Mondiale qui in Italia, molte persone hanno fatto il tifo per me lungo tutto il percorso.”
Domani ancora una giornata di gare con la finale della prima edizione del XTERRA Youth Tour, il circuito dedicato ai più giovani, a partire dalle ore 9:30.
Tutti i risultati qui
Credits: Carel du Plessis & Alice Russolo