A spasso nella natura, a caccia di tradizioni antiche
Sentieri per tutti, a piedi o su due ruote
Fuggire dall’afa delle estati cittadine, tra cemento e lo stress accumulato durante l’anno, per tantissimi la montagna rappresenta una vera oasi di benessere nella quale concentrarsi alla ricerca di equilibrio psico-fisico e ritrovare il tempo per un tuffo nella natura. Se poi si aggiunge la possibilità di immergersi nelle tradizioni e nella gastronomia locale, la vacanza assume i contorni perfetti per tutta la famiglia.
Con i suoi 1816 m s.l.m., chilometri di sentieri di tutti i livelli tecnici di difficoltà, i pascoli e le tradizioni ad esso legate, Livigno è una meta nella lista dei desideri per moltissimi, sportivi e meno.
LE ESCURSIONI – Chi ha la vocazione per le escursioni, a piedi, di corsa o su due ruote, a Livigno ha solo l’imbarazzo della scelta tra circa 70 percorsi, mappati e dettagliati nella sezione Active del sito della località.
Chiamata a raccolta per gli amanti del trekking zaino in spalla che hanno a disposizione 3.200 km di percorsi tracciati GPS e descritti con dislivello e difficoltà, ampia possibilità di passeggiare nei boschi e andare alla scoperta di Val Federia, Val delle Mine, Val Alpisella e la Val Nera, con la sua cascata mozzafiato ma anche di passeggiare tranquillamente sulla ciclopedonale per circa 17 km con la comodità di poter sempre rientrare in città e godere di aree attrezzate per pic-nic. Attenzione sempre al fatto che molti percorsi attraversano aree protette, come il Parco Nazionale Svizzero e quello dello Stelvio.
I PIU’ GETTONATI – TROI DA LI TEA connubio perfetto tra emozioni del paesaggio, impegno fisico e difficoltà tecniche, si tratta di un percorso di circa 7 km con dislivello positivo di 162 m, da completare agevolmente entro le 2h15’ al culmine del quale si raggiungeranno i 2.038 m s.l.m. Partenza da Pont Lonch, dove è posta un’area parcheggio, in direzione del sentiero N190 che sale lievemente e percorre l’intero versante ovest della vallata di Livigno, delimitando i campi di proprietà coltivati a foraggio con l’area demaniale, generalmente boschiva e caratterizzata dalla presenza delle tee. E’ questa un’occasione di assaporare la tradizione, le «tee» sono infatti le antiche abitazioni dei pastori, in muratura e legno, in passato fungevano da residenza estiva per portare il bestiame al pascolo negli alpeggi più alti, in modo da lasciare i prati più bassi per lo sfalcio, ed utilizzate per lavorare e conservare il latte. Prima di giungere alle Tee dal Pel si incontra l’invitante Ristoro Tea da Borch; si potrà scendere a valle a Plaza Placheda o salire verso il Ristoro Carosello 3000. Il sentiero prosegue a metà costa verso le Tea da Rin, dalla quale è possibile scendere nel centro abitato di Livigno, all’altezza della Via Rin, prendendo il sentiero N193 oppure proseguire verso le Tea dal Plan, per poi scendere verso le Tea da Plazec e quindi al parcheggio P3 Ponte Calcheira, all’imbocco della Val Fedaria. Questo percorso può essere seguito in una variante ad anello, partendo dall’imbocco di Val Federia in zona Calcheira e risalendo tutta la vallata lungo la ciclabile di Livigno per poi tornare al parcheggio Pont Lonch. Per chi volesse, è possibile usufruire del bus per rientrare al parcheggio.
CHESEIRA DA FEDARIA – Si tratta di un percorso di circa 6 km (12 tra andata e ritorno)con 362 m di dislivello positivo che si stima possa essere completato in meno di 2 ore, la sommità verrà raggiunta alla quota di 2.210 m s.l.m. Anche su questo sentiero, sono tante le testimonianze della civiltà contadina grazie alle molte tee caratteristiche, costruite sia in legno che in pietra e alla suggestiva chiesetta dedicata dai livignaschi alla Vergine Maria. Chi arriva in auto può parcheggiare al Ponte Calcheira P3 per imboccare il sentiero N167 che costeggia il torrente Federia sul lato sinistro, di facile percorribilità. Bastano poche decine di metri per trovarsi davanti uno spiazzo verde, Luleta, attrezzato per le soste picnic con barbecue. Si prosegue con scenari boschivi sul lato sinistro della valle e campi prativi caratterizzati dalla presenza di case, tee e dalla chiesetta di Federia sul lato destro per raggiungere una zona pianeggiante verde, Plan da l’Isoleta. Proseguendo il cammino si trova la deviazione del sentiero che porta al Rifugio Cassana (attualmente chiuso) e, poco dopo, al Baitel dali Cheseira Veglia. Da qui il percorso si fa ancora più dolce fino alla Cheseira da Fedaria dove sarà possibile fare una pausa con ristoro di piatti tipici, caratteristica che rende questo sentiero meta gastronomica. Una volta rifocillati sarà tempo di ripartire per affrontare lo stesso percorso di 6 km e rientrare verso il punto di partenza.
CRAP DE LA PARE’ – Il percorso può iniziare da diversi punti, si potrà parcheggiare a ridosso della ciclopedonale e partire in direzione del lago stando sulla sinistra del fiume Spol per poi attraversare uno dei ponticelli e spostarsi sulla parte destra del fiume, continuando a seguire la ciclabile, dopo la latteria, fino all’inizio dello sterrato dove inizia il sentiero che porta all’interno del bosco. La pendenza supera in alcuni tratti anche il 20% ed il sentiero diventa subito bellissimo e punteggiato di baite. Tenendo la sinistra si andrà ad imboccare un sentierino fino ad incrociare un cartello che indica il monte, Crap de la Parè, e che porta a tuffarsi in un paesaggio fatto di abeti e larici, dalle pendenze elevate da affrontare risalendo alcuni tornantini. Su questo tratto vi sono dei punti che possono risultare sgraditi a chi soffre di vertigini, sebbene siano assolutamente sicuri, data la larghezza del sentiero. Poco dopo, il sentiero si affaccia sul lago e si articola con alcuni gradoni rocciosi naturali che terminano rapidamente per far posto a dei bellissimi prati. Manca poco, sebbene con una pendenza degna di nota, per raggiungere la cima dalla quale è possibile ammirare un bellissimo panorama sia verso Livigno e la vallata verso la Forcola, sia verso il lago ed il confine svizzero. Si può decidere di tornare indietro dallo stesso sentiero, oppure completare un anello che rientra, lungo un percorso in semipiano molto piacevole, fino a Passo Eira, in discesa fino al parcheggio del Mottolino. Questo tratto è in parte sovrapposto con la pista di downhill alla quale va prestata attenzione.
MOT – I km aumentano, circa 10, e proporzionalmente aumenta la difficoltà legata anche ai 977 m di dislivello positivo che tengono impegnati gli escursionisti per oltre 5 ore per raggiungere i 2713 m s.l.m. di quota e rientrare. Chi intraprende questo sentiero avrà l’opportunità di ammirare il suggestivo panorama che si gode dai m. 2.712 s.l.m. del Monte Mot sulla valle di Livigno, la Val Federia e le valli attigue, in un contesto naturale di tutela ambientale a confine tra il parco nazionale dello Stelvio e parco nazionale svizzero. Partenza dal parcheggio P2 Vieira per affrontare subito la scaletta che permette di passare sopra alla galleria artificiale della strada del Gallo e di portarsi sull’altro lato. Dopo pochi metri si imbocca la deviazione sul sentiero N177 che sale su un percorso ripido e a tornanti in un bosco di larici. Proseguendo lungo il crinale del Monte Mot si giunge ai m. 2.150 s.l.m. del Baitel di Sctaur in una zona verde, abbastanza pianeggiante e dal panorama mozzafiato sulla Valle di Livigno e sulla Valle Alpisella Tort. Lasciato il bosco si prosegue lungo il sentiero a prato e sassoso fino ai 2.612 m s.l.m. del monte Mot dove non è difficile incontrare branchi di stambecchi al pascolo. Meravigliosa la vista su Livigno, sulla Val Fedaria e sulla retrostante Val Vieira.