Nella 50 km dominio del trail runner Emanuele Quercioli
e della campionessa italiana della 100 km Federica Moroni
SIENA – Il mal tempo non ha smorzato i sorrisi dei 1.200 runner al via delll’8ª Terre di Siena Ultramarathon, corsa oggi, domenica 26 febbraio. La pioggia, caduta fin dalla prima mattina, e poi il vento hanno accompagnato i partecipanti per tutta la durata della gara, in cui è prevalsa la voglia di correre e di esserci dopo due anni di stop dovuti alla pandemia.
Partenza alle 9:00 con la 50 km, seguita dalla 32 km (9:30), dalla 18 km (10:00) e dalla passeggiata di 13 km.
A dominare la 50 km, la gara regina della giornata, sono stati Emanuele Quercioli (Polisportiva Ellera) e Federica Moroni (G.S. Gabbi). Matteo Giacomelli (ASD Runner San Gemini) e Valentina Dami (ASCD Silvano Fedi) sono saliti sul gradino più alto del podio della 32 km. I più veloci nella 18 km sono stati Leonardo Grilli (Atletica Umbertide) e Silvia Gaffi (SSD Runner Trainer).
Le emozioni che la manifestazione, organizzata dal Comitato Uisp Siena in collaborazione con il Comune di Siena, ha regalato agli ultramaratoneti e ai maratoneti sono state tante e così forti da far passare in secondo piano lo straordinario di fatica a cui sono stati costretti dalle difficili condizioni atmosferiche. Suggestive le partenze delle tre gare e della passeggiata di 13 km sotto la Torre del Mangia e il mezzo giro di piazza del Campo prima di imboccare le strade del centro storico. Un passaggio ricco di fascino e storia, teatro indiscusso del Palio. I tracciati si sono poi sviluppati nella campagna senese, lungo i territori del Chianti e i sentieri della Via Francigena, alternando strade bianche ad asfalto, centri storici a dolci colline.
50 KM – Non ha tradito le attese la gara maschile, combattuta fino alla fine. Protagonisti assoluti Emanuele Quercioli (Polisportiva Ellera), Mark Bezzina, Matteo Amelio (Podistica Pontelungo Bologna) e Roberto Martellini (Sevenlife SSD). I battistrada sono stati Amelio, Bezzina e Martellini, con Quercioli dietro fino al 42° km, quando quest’ultimo, dopo aver raggiunto il terzetto, ha deciso di tentare l’allungo. I diretti avversari non sono riusciti a rispondere al suo cambio di ritmo e gli hanno così consegnato la vittoria in 3:38’33”. Bezzina ha guadagnato il secondo posto in 3:39’16”, Amelio il terzo in 3:39’28”. Quarto e più distaccato Martellini in 3:43’56”.
«Prima della partenza avevo deciso di non esagerare fino alla maratona. Poi, quando sono iniziate le salite, ho aumentato la velocità raggiungendo i tre atleti in testa e poi superandoli. Ho visto che non riuscivano a tenere il mio passo, forse hanno speso troppo prima. E poi io amo quando la pendenza sale. È stata la mia prima volta a Siena, mi sono iscritto il giorno di chiusura delle iscrizioni. La mia ragazza veniva a correre la 50 km, visto che avevo deciso di accompagnarla mi sono detto: perché non farla? Il freddo? Non l’ho sofferto. Bella gara e ottima organizzazione» ha dichiarato il vincitore, che solitamente è impegnato sui sentieri del trail running.
Tra le donne, assolo di Federica Moroni (G.S. Gabbi). La campionessa italiana della 100 km ha fatto gara a sé tagliando il traguardo in 3:52’35”. Distacchi importanti per la seconda e terza classificata, Elisa Benvenuti (Rimini Marathon) 4:18’46” e Sabrina Chiappa (Running Station Team).
«Non ho corso la gara che avrei voluto – ha ammesso Moroni – al 15° km ho bagnato anche la termica a contatto con la pelle e ho iniziato ad avere freddo. Ho avuto anche un piccolo malore, ma ho voluto continuare. Peccato per questo tempo.»
32 KM – Che Matteo Giacomelli avesse tutte le intenzioni di fare sua la competizione è stato chiaro fin dalle prime battute. Il portacolori dell’ASD Runner San Gemini, partito molto veloce, all’uscita di piazza del Campo era già in testa alla corsa: «È stata una gara tanto complicata quanto bella, peccato per il tempo perché con il sole sarebbe stata, ovviamente, ancora più affascinante» ha dichiarato l’atleta umbro all’arrivo. Si è imposto con 1:58’09” su Marco Oppioli (Golden Club Rimini), 2:06’29”, e Federico Badiani (Montecatini Marathon), 2:07’47”.
In campo femminile dominio di Valentina Dami (ASCD Silvano Fedi), che ha chiuso la sua gara in 2:24’14”, con un buon margine sulla seconda, Giada Abbatantuono (G.P. Parco Alpi Apuane), 2:31’57”. Terza è giunta Roxana Maria Girleanu (G.P. Parco Alpi Apuane), 2:32’44”.
«È la mia prima volta che corro questa gara, che mi ha fatto fare tanta fatica ma mi ha fatto anche divertire. La vittoria? La ciliegina sulla torta», le parole di Dami.
18 KM – Il più veloce è stato Leonardo Grilli (Atletica Umbertide), che dopo aver conquistato la prima posizione al 7° chilometro l’ha mantenuta fino al traguardo, che ha tagliato dopo 1:03’58”. Per il secondo posto si sono dati battaglia fino all’ultimo Francesco Agnorelli (Polisportiva I’Giglio) e Simone Torzoni (La Chianina), con il primo che ha avuto la meglio sul secondo. 1:05’33” il tempo di Agnorelli, 1:05’35” quello di Torzoni.
Tra le donne dominio di Silvia Gaffi (SSD Runner Trainer), che alla fine della gara ha dichiarato che «la pioggia ha dato un tocco eroico alla competizione». Il suo 1:17’50” ha costretto alla seconda e terza piazza rispettivamente Marika Di Benedetto (ASD Atletica Costa d’Argento), in 1:18’35”, e Claudia Salvatore (SSD Runner Trainer) in 1:19’20”.
LE INIZIATIVE CHE PIACCIONO – L’edizione 2023 dell’ultramaratona è cominciata sabato 25 febbraio con Slowmarathon @USiena, il programma di visite guidate a numero chiuso promosso dall’Università di Siena nei luoghi storici dell’ateneo, quali il Palazzo del Rettorato, l’ex villaggio manicomiale senese e il Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici. Anche quest’anno l’iniziativa ha riscontrato un ottimo successo, facendo registrare il “tutto esaurito”.
ARRIVEDERCI AL 2024 – La giornata si è chiusa con le premiazioni assolute e di categoria e con le parole del sindaco di Siena Luigi De Mossi: «Ringrazio tutti, i runner, i volontari e i miei collaboratori. Credo che la giornata di oggi sia stata davvero particolare, la migliore risposta a pioggia e vento sono tutte queste persone che hanno deciso di correre, ambasciatori di valori come cultura dello sport e dello stare insieme. Garantisco che l’anno prossimo ci saranno sole e 19 gradi».