Domenica 24 Novembre, mentre il maltempo imperversa per l’Italia, la 36esima edizione dell’Asics Firenze Marathon si svolge con un clima eccezionale.
E’ la seconda maratona più partecipata d’Italia e si svolge in una delle città più belle del mondo, ma certamente con una logistica molto complessa. Proprio per il maltempo nei giorni precedenti era stata effettuata una variazione di percorso (misurata e certificata) per evitare il passaggio in un punto in cui l’Arno avrebbe potuto creare problemi.
Va subito detto che, a 24 ore dalla fine della gara, i risultati non sono stati ancora ufficializzati, se non per i runner arrivati al traguardo in 2h40’. Durante la gara è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, causa fuga di gas tra il 40 e il 41km, e questo ha ridotto il percorso di qualche centinaio di metri.
Runtoday l’ha corsa ed il giudizio generale, a maggior ragione, non può che essere positivo. Va infatti espressa una nota di merito per la prontezza con la quale l’organizzazione è riuscita a tutelare sia la sicurezza (di tutti) che lo svolgimento della gara, con una penalizzazione minima.
Ogni aspetto organizzativo è ben curato, partenza e arrivo nello stesso posto facilmente raggiungibile in pieno centro città. Al sabato si svolgono sia la Ginky Family Run, la gara dei bambini da 2,2 km con circa 500 partenti, che la staffetta 3×7000 Firenze Charity Run (quest’anno 600 squadre per 1800 atleti, il doppio dello scorso anno). Alla domenica si corre la distanza regina, lo start è alle ore 8.30 nella Piazza San Giovanni, griglie ben organizzate e persino indicazione personalizzata del percorso da seguire per entrarvi sulla busta che contiene il pettorale. Quest’anno circa 9mila corridori iscritti, di cui 3mila stranieri.
Runtoday ha preso in esame 10 punti per giudicare appieno questa maratona che merita di essere corsa:
T-SHIRT – Un capo tecnico firmato da Asics a manica lunga che vi verrà consegnato, come di consueto in Italia, al ritiro del pettorale. In Expo erano disponibili dei camerini per provarla ed un banco dedicato per la sostituzione della taglia.
MEDAGLIA – In una città dove il bello è ovunque, la medaglia non poteva che essere un oggetto disegnato con cura. Si tratta di un medaglione dorato tondo con un tema legato alle ricorrenze che si celebrano nel 2019 ovvero il 500° anniversario della nascita di Cosimo I De’ medici ed il 450° anniversario della elevazione della Toscana a Granducato dal momento che il 27 agosto 1569 papa Pio V insignì Cosimo I del titolo di ‘Magnus Dux Etruriae’: fu così istituito il titolo di Granduca per chi, da allora in poi e fino all’unità d’Italia, si succedette alla guida della Toscana. Eventi questi che il Consiglio regionale della Toscana ha voluto celebrare con giusto risalto promuovendo iniziative che mettano in risalto la figura del cavallo alato, “simbolo della Toscana moderna, della libertà e della democrazia”.
La medaglia è stata completata in testata con il simbolo del Pegaso a dare maggiore forza simbolica ad una manifestazione Toscana che, nata 36 anni fa quasi in sordina, è divenuta una fra le maratone più importanti del mondo. Inoltre, vi si descrive il Gioco dell’Oca, altra tradizione che, non in molti sanno, nacque a Firenze proprio su idea della famiglia Medici. Infatti, nel 1580 Ferdinando I de’ Medici donò il gioco al re di Spagna, Filippo II, che ne fu entusiasta tanto da diffonderne la pratica nelle corti d’Europa.
PACCO GARA –Nel pacco gara abbiamo trovato una bustina di olio toscano, una barretta, una lattina di birra, una bottiglia d’acqua, una bustina di crema per massaggi e diversi sconti oltre, naturalmente, a mappe e materiale turistico. L’involucro costituisce la sacca da consegnare al deposito bagagli. Il pettorale è personalizzato con l’aggiunta di nome e cognome.
RISTORI e SPUGNAGGI – Abbondanti, ben presidiati, posizionati correttamente. Pochi metri dopo i banchi del ristoro cestini in cui buttare le bottiglie o le spugne e tanti volontari attivamente impegnati nel costante recupero dei rifiuti riversi in strada. Al termine della gara il ristoro è costituito da una bottiglia d’acqua, un frutto e una barretta.
PERCORSO – La città viene attraversata completamente, si passa persino su Ponte Vecchio ed in tutto il centro. Si attraversa il parco delle Cascine ed il Lungarno, tanta musica in diversi punti e tantissima gente negli ultimi 10 km circa di gara. Il km 13 è dedicato a Davide Astori, calciatore della Fiorentina prematuramente scomparso. Intorno al 30° si percorrerà mezzo giro di pista dello stadio di atletica “Luigi Ridolfi” (ASICS Firenze Marathon Stadium). Il tracciato non è piatto ma si tratta di saliscendi non impegnativi, occhio al cavalcavia del 35km che effettivamente lascia un po’ senza fiato. Tanti anche i tratti con pavimento di basalto, spesso liscio e sconnesso.
PUBBLICO – Tanta carica umana soprattutto sul finale, per il resto, se presente, pubblico non timido.
EXPO E CONSEGNA PETTORALI – Ottimo il numero di volontari, l’Expo apre dal venerdì mattina ed è allestita con stand di altre gare (anche molte estere) e sponsor della gara e che offrono i propri prodotti. Tante le attività congressuali e tanti ospiti di rilievo.
DEPOSITO BORSE – Senza problemi, ben organizzato, ampio e protetto dalla eventuale pioggia.
COSTO PETTORALE E VIAGGIO – Il costo del pettorale parte da 40 euro sale al massimo a 100 euro il giorno prima della gara. I servizi offerti giustificano ampiamente il costo. La trasferta non è certamente delle più economiche ma Firenze, nonostante sia una delle città più turistiche al mondo, rimane una città abbordabile.
GIUDIZIO GLOBALE – Ottima organizzazione, disponibile anche il servizio pacemaker. Inutile dire che visitare la città è un “must” (ma fatelo dopo la maratona perché c’è tanto da camminare) e i suoi preziosi ed affascinanti vicoli ricchi di storia e arte.