Nasego, Gagliano del Capo e Chiavenna: sono questi gli scenari nei quali si disputeranno 4 delle 16 gare in programma nella Coppa del Mondo di Corsa in Montagna
Da nord a sud l’Italia è una cartolina per la disciplina: sulle Alpi e tra le falesie a strapiombo sul
Mare Adriatico i migliori atleti del mondo si daranno appuntamento per sfidarsi lungo alcuni
tra i percorsi più duri del circuito mondiale
28 giugno 2021_Otto diverse nazioni coinvolte, 12 località ospitanti per 16 gare complessive suddivise in 3 categorie denominate Long Mountain, Short Uphill e Classic Mountain, 10mila atleti partecipanti: sono i numeri della WMRA World Cup, il circuito internazionale di Corsa in Montagna che si prepara a tornare in Italia con ben 4 gare. Ad ospitare le tappe italiane saranno Nasego il 5 e 6 settembre con il Vertical e il Trofeo, la new entry Gagliano del Capo il 26 settembre con il Trofeo Ciolo e Chiavenna il 12 ottobre con lo storico Kilometro Verticale Chiavenna-Lagunc, la grande finale nella quale si sfideranno i migliori del mondo.
Stati Uniti, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Italia, Svizzera, Francia e Austria. Sono queste le location che ospiteranno la World Cup 2021. E tra queste l’Italia svolge un ruolo fondamentale, con 4 gare che saranno non solo competizioni di riferimento per atleti professionisti e appassionati, ma soprattutto una vetrina per gli incredibili percorsi e gli scenari spettacolari che offre il Paese, portando lo spettacolo della corsa in montagna da nord a sud.
LE GARE E I LUOGHI
Promuovere la disciplina e far scoprire e riscoprire alcuni tra i luoghi più suggestivi d’Italia: è questo l’obiettivo degli organizzatori delle tre tappe italiane della World Cup di corsa in montagna che, in particolare quest’anno con l’ingresso di Gagliano del Capo, è davvero un tour da nord a sud del Paese.
Trofeo e Vertical Nasego – Casto
L’esperienza della ABCF Comero è il plus dell’edizione 2021 del Trofeo Nasego, gara di circa 21 km con 1300 D+ che dal capoluogo di Casto porta gli atleti alla contrada di Famea dopo aver accarezzato la Valle Trompia nel comune di Lodrino ed aver sfidato l’ascesa al rifugio Nasego, posto vicino alla spettacolare Corna di Savallo, cima famosa anche per le scalate in ferrata. Da qualche anno con la storica gara del Trofeo Nasego si corre lo spettacolare Vertical Nasego, che prevede l’ascesa diretta da Casto capoluogo alla Corna di Savallo.
Nella provincia “alta” di Brescia, Casto è un piccolo comune che riunisce caratteristici borghi ai piedi delle montagne lombarde. Qui, dove fiorisce la tradizione industriale e artigianale, la corsa in montagna fa parte della cultura: in passato andare a piedi fino al “villaggio“ era un’attività quotidiana, così come affrontare le vette per cacciare il cibo, per lavorare i campi, per tagliare la legna, e farlo nel modo più veloce era una necessità. Oggi la passione per lo sport e per la corsa si è trasformato anche in una missione, quella di lavorare per l’ambiente e per il benessere dei propri abitanti che ha reso Casto un esempio virtuoso e unico. Il comune è autosufficiente a livello energetico grazie ad un eccezionale sistema di pannelli solari che soddisfa il fabbisogno della popolazione ed ha permesso di coprire i costi di diversi servizi al cittadino oltre che ridurre le imposte.
Trekking, escursionismo e arrampicata sono le principali attività outdoor che ogni anno attraggono i turisti e gli appassionati, così come le fresche acque del Lago d’Idro.
Trofeo Ciolo – Gagliano del Capo
Ha un simbolo, anzi due: lo spettacolare Fiordo Marino del Ciolo ed il proprio vulcanico presidente (ed atleta) Luca Scarcia. Immaginare il mountain running sui tratturi antichi che si inerpicano tra le rocce del Fiordo Marino del Ciolo, a strapiombo nel Mare blu della Puglia è il capolavoro di Gianluca Scarcia, e del suo Team dell’Asd Atletica Capo di Leuca. Il Fiordo Naturale del Ciolo, con la sua aurea di leggenda dettata dalle grotte (dette appunto delle Ciole, le gazze ladre in dialetto salentino) e dallo spettacolare ponte della litoranea che unisce le due sponde, rappresenta lo scenario unico ed il biglietto da visita indimenticabile di questa new entry nel calendario della World Cup. Un track bellissimo e tecnico, ricco di storia (si incontrano sul percorso le Pajare, costruzioni contadine del passato realizzate in pietre a secco), natura incontaminata e panorami spettacolari, Risalendo dal mare per raggiungere il suggestivo borgo di Gagliano del Capo, con la possibilità di rituffarsi in discesa in un circuito spettacolare. Il Ciolo ha già ospitato una Youth Cup, un Mondiale Master, ed un Italiano Master, dimostrando capacità organizzative eccellenti e confermando con forza la fattibilità di coniugare il mountain running classic con lo spettacolo del mare.
Gagliano del Capo è un paese dal cuore antico e dall’anima nobile che si affaccia sul mare con una suggestiva scogliera. Il centro storico alterna piccole abitazioni a imponenti palazzi che valgono una passeggiata, sugli antichi frantoi ipogei, di cui molti ancora comunicanti. Ma sono i percorsi costieri a lasciare incantati, tra grandi e piccole grotte e cavità, tra altissime falesie meta di climbers, affacciate sugli scuri fondali. Il Canale del Ciolo, piccolo canyon che si tuffa nell’Adriatico, è uno spettacolo che lo si guardi dal mare o dal maestoso ponte che lo sovrasta, dal quale i più temerari si lanciano in infiniti tuffi.
Kilometro Verticale Chiavenna – Lagunc
Ci vogliono decenni di storia per raccontare la passione che l’ASD Chiavenna Lagunc ha messo nell’organizzazione della storica gara. Nata come tradizionale competizione di sola salita si è evoluta nel tempo e dai primi 2000 grazie al percorso, interamente naturale, è stato dettagliatamente verificato e si è provveduto all’omologazione ufficiale con uno studio ingegneristico e successivamente con il riconoscimento FIDAL quale primo esempio di KM Verticale. Qui si sono realizzate le migliori prestazioni al mondo sul dislivello senza ausilio di bastoni, culminate nei primati attuali di Bernard Dematteis (30’27” nel 2013) e di Andrea Mayr (35’40” nel 2018) e qui la passione del territorio ha portato alla nascita anche dell’altra gara organizzata in città dal gruppo KV Lagunc, il Valbregaglia Trail che si corre ogni aprile e che lega Italia e la confinante Svizzera in un trail da 42 km molto affascinante. Ma è Chiavenna tutta che crede nella corsa in montagna, con la gara storica delle Marmitte dei Giganti che continua il proprio percorso storico.
In provincia di Sondrio, in Valtellina o più precisamente in Valchiavenna, il piccolo borgo che prende il nome dalla sua valle è un vero gioiello che custodisce edifici in pietra e vie rimaste quasi intatte fin dal 1500. Chiavenna sorse su una grande frana, staccatasi in epoca remotissima dal versante sud. I massi fermatisi sul pendio e sul piano diedero origine ai famosi Crotti. Tra gli spiragli di tali massi (“sorei”) infatti soffia una corrente d’aria a temperatura costante, sia d’estate che d’inverno, intorno agli 8°C. Queste cavità, da non confondersi con le normali cantine, sono ottime per la conservazione e la maturazione del vino e di altri prodotti gastronomici tipici. Attorno ai “sorei” i chiavennaschi edificarono piccole costruzioni con saletta e camino che oggi rappresentano i tipici ristoranti della Valchiavenna.
Da nord a sud la World Cup di corsa in montagna è l’occasione giusta per scoprire l’Italia, i suoi scorci unici e incontaminati e i percorsi da gustarsi tutto d’un fiato o a tappe, soli, in gruppo o con la famiglia, con l’obiettivo di promuovere e diffondere il rispetto dell’ambiente, e la tutela della flora e della fauna che ne contraddistinguono l’ineguagliabile bellezza.