Una nuova tecnica di analisi permetterà di rilevare le sostanze dopanti.
Il metodo potrebbe essere operativo in tempo per le prossime Olimpiadi di Tokyo.
Un team di scienziati del Florida Institute of Technology ha sviluppato un nuovo metodo per rilevare sostanze dopanti nei campioni di urina degli atleti. Si tratta di una tecnica nuova che permetterà anche di rilevare l’identità chimica di steroidi ancora non inseriti nella lista dell’Agenzia Mondiale AntiDoping (WADA).
Ogni anno, la WADA pubblica un elenco contenente tutte le sostanze che gli atleti non possono usare, inclusi gli steroidi. Il problema è che può essere difficile distinguere tra steroidi endogeni (quelli creati naturalmente nel corpo dell’atleta) e steroidi esogeni (steroidi che l’atleta assume da una fonte esterna) durante l’analisi di un campione di urina. Inoltre, vengono continuamente sviluppati nuovi farmaci che migliorano le prestazioni che molti laboratori non sanno individuare.
Il metodo di indagine sviluppato prevede l’uso di spettrometria di massa e cromatografia gassosa o liquida in grado di differenziare tra steroidi endogeni ed esogeni, anticipando anche la struttura chimica di potenziali futuri composti che migliorano le prestazioni. Si lavora per concludere questo progetto prima delle Olimpiadi in modo.