Gli organizzatori francesi di eventi sportivi hanno evidenziato lo stato di sofferenza dell’intero settore, bloccato dalla pandemia. Anche per il 2021 c’è il rischio che non si possano svolgere eventi, quindi che migliaia di posti di lavoro scompaiano.
Il messaggio è allarmistico perché il mondo dello sport outdoor e degli eventi che gli ruotano attorno è gigantesco. Secondo il CESO (Collectif Evénementiel Sportif Outdoor, Collettivo di eventi sportivi all’aperto), sono coinvolti circa 5 milioni di atleti tra cui runner, trail runner, ciclisti, mountain biker, triatleti, fondisti e tanto altro. Si tratta non solo di atleti francesi ma anche stranieri che partecipano a circa 14.000 eventi. Per lo svolgimento delle manifestazioni sono necessari diversi fornitori di servizi, organizzatori, volontari, un giro di affari che ha, inoltre, impatto sull’economia del territorio che ospita l’evento.
E’ stata di Patrick Basset, medico in diversi eventi all’aperto tra cui l’UTMB, l’idea di fare gruppo per essere ascoltati per salvare l’intero settore consentendo una rapida ripresa, da questa primavera del 2021, delle principali competizioni sportive. I membri di questo collettivo sono supportati dalle loro federazioni madri, Atletica, Ciclismo e Triathlon (Fédération Française d’Athlétisme, Fédération Française de Cyclisme e Fédération Française de Triathlon) e da diverse organizzazioni di riferimento (UNIMEV, Union Sport & Cycle, Sporsora, Outdoor Sports Valley).
Secondo le federazioni è possibile l’applicazione di un protocollo sanitario in quanto uno studio dello Spear Institute dell’Università di Canterbury ha dichiarato che “Nessun cluster è stato identificato tra gli eventi all’aperto organizzati tra luglio e ottobre 2020 . Il rischio di trasmissione all’esterno è molto basso se avvengono secondo protocolli sanitari collaudati, all’aperto, senza generare una raccolta statica.” Inoltre, quest’estate si sono svolte diverse gare all’aperto, senza il minimo problema.
L’obiettivo è identificare determinati eventi che fungano da test per impostare rigidi protocolli sanitari.
Fonte: Jogging International