Franca Fiacconi, Maria Guida, Maria Cocchetti, Gloria Marconi e Ornella Ferrara hanno rilasciato un messaggio di incoraggiamento per tutte le donne. Maura Viceconte non è più con noi, ma è stata grande protagonista nella maratona di Roma.
ROMA – Maratona: sostantivo femminile. Corsa: sostantivo femminile. Roma, nome proprio di città, femminile. Unite, queste tre parole fanno Acea Run Rome The Marathon, ovvero la maratona di Roma, corsa che da sempre ama le donne e le vede protagoniste, quasi 3mila al via nelle ultime edizioni disputate. Un’onda gigantesca di energia, dolcezza, intraprendenza del quale nella vita come nello sport non se può fare a meno.
Oggi 8 marzo Acea Run Rome The Marathon desidera abbracciare rendere omaggio a tutte le donne del mondo, non solo quelle che corrono. E per celebrarle ha pensato di fare un piccolo salto nel passato andando a trovare nell’albo d’oro delle 25 edizioni disputate fino ad ora, le 6 vincitrici italiane. Sei campionesse, sei donne coraggiose e determinate, che hanno fatto dello sport per un periodo la loro professione ma che ancora oggi è il loro stile di vita. Tra il 1998 e il 2004 fu egemonia azzurra, solo nel 2000 s’impose una straniera.
In ordine temporale è prima tra le vincitrici italiane dell’allora Maratona di Roma la ‘romanissima’ Franca Fiacconi, classe 1965. Nel 1998 tagliò per prima il traguardo sui Fori Imperiali in 2h28’12”, un anno speciale per Franca, che nel novembre dello stesso anno vinse anche la Maratona di New York. Oggi Franca Fiacconi insieme a Giorgio Calcaterra è tra i coach testimonial dell’Acea Run Rome The Marathon e desidera lanciare questo messaggio: “Dico sempre che “le donne in gamba sono più in gamba degli uomini in gamba” e dico sempre così perché le donne hanno difficoltà maggiori nell’affermarsi. Io alleno atleti amatoriali e noto che le donne hanno una forza d’animo e una capacità mentale di sostenere lo sforzo notevolissima ,a volte anche superiore a quella degli uomini anche in relazione alle maggiori difficoltà nell’allenarsi. Fortunatamente rispetto a vent’anni fa oggi corrono molte più donne soprattutto amatorialmente, perché la corsa è lo sport ideale per chi non ha tempo da perdere, e oggi le donne sono molto più impegnate di un tempo: prima si era casalinghe e mamme, oggi si è casalinghe, mamme e lavoratrici.
Per quanto riguarda la maratona le donne, sono fisicamente molto adatte per i 42k soprattutto per la capacità innata di sopportare la fatica e la sofferenza oltre ad una ottimale capacità di gestione dell’energia dal punto di vista fisiologico.
Quindi… forza donne !
Vi aspetto in tantissime, alla prossima Run Rome the marathon del 19 settembre 2021. (L’allenamento inizia ora! )
L’albo d’oro è impreziosito nell’anno successivo (1999) dal successo di Maura Viceconte, prima in 2h29’36”. La piemontese, classe 1967, oggi purtroppo non c’è più. Ha lasciato un vuoto immenso nel mondo sportivo e non solo, è stata trovata morta suicida nella sua casa a Chiusa San Michele il 10 febbraio 2019. Campionessa nello sport con tanti successi, vale la pena ricordare il suo primo posto anche alla Maratona di Vienna del 2000 dove corse in 2:23.47 record italiano rimasto imbattuto fino all’arrivo di Valeria Straneo nel 2021 che l’ha superata di pochissimo, 2:23:44. Ha lottato tanto anche nella vita, nel giugno del 2007 le fu diagnosticato un carcinoma maligno al seno che sconfisse in tre anni, sicuramente la sua vittoria più bella. Maura nella primavera del 1999 scrisse una pagina indelebile della storia della maratona di Roma e oggi manca tanto all’atletica italiana.
Maria Guida vinse nel 2001, si presentò davanti al Colosseo in 2h30’42” a 35 anni, fu poi capace l’anno successivo, di vincere l’oro alla maratona dei Campionati Europei. Con un personale di 2h25’57” gareggiava per il gruppo sportivo della Forestale e oggi è Carabiniere: “Meraviglioso ricordo per me la vittoria a Roma, ricordo che gareggiai con le treccine perché ero da poco ritornata dall’Africa, da uno stage in altura in Namibia dove spesso andavamo con il mio allenatore Luciano Gigliotti e con Stefano Baldini. Lo sport ti insegna ad avere cura di te stessa, del tuo corpo e della tua mente. Il consiglio che oggi 8 marzo voglio dare a tutte le donne è quello di iniziare a correre. Piano piano, senza fretta, basta mezz’ora al giorno, forse neanche tutti i giorni. Ma serve per conquistare i propri spazi, serve per stare in forma, per vedersi e sentirsi più belle. Tanti i vantaggi, avranno una maggiore considerazione di sé stesse, andranno a conoscere una parte del loro carattere che mai avevano pensato di avere, capendo che valgono tanto, tantissimo. Diventate un pochino più egoiste, cercate nello sport il vostro spazio quotidiano”.
Continua la valanga rosa nell’albo d’oro della maratona capitolina, nel 2002 è il turno di Maria Cocchetti, nata nel 1966, vincente in 2h33’06”. “Oggi vivo in Valle Camonica, a Darfo Boario Terme e ci tengo a dirlo, mi alleno sempre, il famoso mente sana in corpo sano. A tempo perso mi dedico al volontariato del paese, tra il centro anziani e l’oratorio, ma sto ben anche coltivando il mio orto, insieme alla mia famiglia e al mio cane e gatto. Una vita semplice, ma serena e lo sport mi dà grande equilibrio. Alle donne che hanno iniziato l’ avventura dello sport voglio dire di avere molto coraggio e nessuna paura, di osare con grande ambizione nell’intraprendere questa strada. Devono crederci senza timori. Per le donne già esperte non servono consigli perché sicuramente hanno allenatori capaci che già le sostengono anche psicologicamente, ma voglio trasmettere la mia vicinanza e calore. Alle donne lontane dall’idea di fare sport, direi di provare l’ esperienza, che sicuramente le arricchirà e le renderà più tenaci nell’ affrontare anche la quotidianità. In generale credo che lo sport porti salute fisica e mentale e questo mi sembra il primo motivo in assoluto. Un motivo più che valido”.
Il 2003 si parla sempre italiano, questa volta grazie alla fiorentina Gloria Marconi, classe 1968. Successo in 2h29’35”: “Nel 2003 Roma era meravigliosa. Ammetto che non mi sono guardata tanto in giro, perché ero molto concentrata sulla gara. Eppure, ci sono immagini della Città Eterna stampate nella mia memoria. Si sono impresse da sole, e non si sono più cancellate, ma è così, alcuni ricordi passano dalla testa al cuore per restarci tutta la vita. Perché l’una può dimenticare, ma l’altro no. Alle donne dico semplicemente di correre con il cuore perché il tempo vi regalerà ricordi straordinari. Ginger Rogers ballava come Fred Astaire, ma all’indietro e sui tacchi (cit. M. Murgia). Anche preparare una maratona, per una donna, può essere più difficile, eppure le Maratone sono piene di donne che hanno imparato a non arrendersi. Buon 8 marzo a tutte”.
Sesta donna italiana vincente alla maratona di Roma è Ornella Ferrara, classe 1968, primo posto in 2h27’49”, la più veloce di tutte le italiane fino ad oggi. E’ il 2004, e sarà anche l’ultimo successo per l’Italia. Fino ad oggi si sono susseguiti successi di altre meravigliose atlete provenienti da Russia, Ucraina, Algeria, Kenya e tantissime volte dall’Etiopia. “È emozionante ricordare le mie partecipazioni alla prestigiosa Maratona di Roma, in particolare non poteva esserci festa migliore per il decennale nel 2004 quando tagliai il traguardo trionfante accompagnata da mio marito Corrado che, nel Viale dei Fori Imperiali affianco al magnifico Colosseo, si lasciava sfilare in disparte per lasciare le luci della ribalta tutte per me, ma ciò nulla toglieva alla purezza di una gioia condivisa da entrambi. Correre per noi è una passione che fa parte della nostra vita quotidiana e che abbiamo trasmesso anche a i nostri due figli Riccardo e Aurora. Io mi reputo una donna fortunata, anche se comunque noi donne diamo sempre la precedenza agli “altri”: figli, mariti, fidanzati; siamo impegnate in più fronti come casa, lavoro, scuola e facciamo fatica a ritagliarci dei momenti tutti per noi, però sappiamo bene che l’attività fisica è importante ed io vi dico che correre o camminare è il modo più semplice ed economico per tenersi in forma. Vincere una gara è bellissimo ma non serve arrivare prime al traguardo perché tutte noi donne, ma anche tutte le persone in generale, possono essere campionesse, ognuna nel proprio contesto di vita. Perciò iniziate ad allenarvi perché aspetto di vedere sfilare tantissimi di voi alla prossima Maratona di Roma. Viva le donne, viva la vita di tutti! E viva lo sport!”
Acea Run Rome The Marathon, Alba Edition Special Race’ attende tutte le donne, da tutto il mondo, domenica 19 settembre. Non importa il tempo finale, l’importante sarà esserci, per dimostrare che Roma, la maratona, la corsa è soprattutto ‘Donna’.
Iscrizioni aperte dell’Acea Run Rome The Marathon sul sito ufficiale www.runromethemarathon.it, con costo di acquisto del pettorale che varia in base al calendario. Fino al 24 marzo il primo step, poi in successione il 31 maggio, il 2 agosto e il 10 settembre, termine ultimo per le registrazioni.