Ce l’ha fatta in maniera egregia la Corsa della Bora in zona Trieste qualche giorno fa, con ogni probabilità si correrà il trail Ronda Ghibellina in terra toscana sabato 30 e domenica 31 gennaio, poi ancora il 7 febbraio lo speaker, preparatore atletico e organizzatore Davide Daccò farà correre diverse centinaia di persone nella StraMagenta 10k il prossimo 7 febbraio e la Mezza Maratona di Trecate il 21 febbraio o ancora la Strasimeno del 7 marzo.
Sono partite le gare di atletica indoor, nello scorso fine settimana centinaia di atleti nelle piste al coperto di Ancona, Padova, Modena, Bergamo, Parma. Sabato a Ostia previsti i campionati italiani di marcia e altre riunioni di atletica nei palazzetti di tutta Italia.
L’Italia che corre, sia sui sentieri di montagna, che su strada o su pista, insieme a quella che salta e lancia, ci crede e prova a ripartire e a tenere un minimo di normalità. Che ci vuole. Tante le gare annullate e rimandate in tutto il 2020 e nei primi mesi del 2021, purtroppo con proclami di annullamento ricevuti proprio in questi ultimi giorni: dalla Maratona delle Terre Verdiane alla Maratona di San Valentino di Terni.
Altre hanno scelto di spostarsi nel dopo estate, tre giganti come Stramilano (13 settembre), Acea Run Rome The Marathon (19 settembre) e Roma Ostia (17 ottobre), speranzose che la pandemia viaggi spedita verso il tramonto diventando solo un brutto ricordo e che venga quindi organizzata una gran bella festa del running e della ripartenza.
Per quanto riguarda la zona veronese Giulietta&Romeo Half Marathon ha scelto di spostarsi dal 14 febbraio al 13 giugno. Già oltre mille gli iscritti in soli 4 giorni (LEGGI QUI) dall’apertura iscrizioni, l’euforia e la voglia di esserci è importante, i 4000 posti previsti potrebbero non bastare.
E’ giusto provarci, continuare ad organizzare, perché l’atletica e in particolare la parte delle corse su strada, il running, e nella fattispecie quello di tipo amatoriale che vive della immensa passione di centinaia di migliaia di adepti, vuole tornare a fare ciò che più gli piace: correre e fare gare, divertirsi e sfidare soprattutto sè stessi.
E questo è più che possibile.
Al momento forse non con gli ampi numeri abituali del passato, ma con le dovute precauzioni e con il rispetto delle normative di legge e del protocollo Fidal, sì. E’ possibile. Ed è anche doveroso. Per dare una speranza, per dare un segnale di vitalità, per dare energia e far capire che non tutto è perduto e che il presente e il futuro ci appartiene e può tornare ‘normale’.
Il mondo del running è un’industria, grande o piccola che sia dipende da tanti punti di vista, di sicuro era ed è in grande espansione ed è per tanti organizzatori e aziende annesse, come quelle dei cronometraggi-chip ad esempio, fonte di lavoro e guadagno. Ebbene sì, organizzare gare è un lavoro, che comporta forti rischi economici, capacità imprenditoriali e presuppone anche l’aiuto di dipendenti che al momento sono in cassa integrazione quando va bene o peggio senza lavoro, così come magari i camerieri, i gestori dei cinema o gli attor dei teatri e migliaia di altre categorie.
Bisogna riprovarci, bisogna ripartire e tanti organizzatori stanno trovando il coraggio di ricostruire tutto da capo e lo stanno facendo sostenuti da tantissimi runner che a loro volta dimostrano coraggio nel crederci, nell’allenarsi e nel voler essere al via di una competizione sportiva.
Se oggi vogliamo scorgere un po’ di luce in fondo al tunnel del coronavirus è giusto soffermarsi sui numeri dei contagi in forte diminuzione negli ultimi giorni. I numeri ufficiali dei contagi del giorno 20 gennaio parlando di 13.571 persone positive al Covid a fronte di 279.762 tamponi processati, una percentuale di poco inferiore al 4,9% con un calo di 26 unità dei ricoveri in terapia intensiva e 230 pazienti in meno nei reparti ordinari. Permangono purtroppo 524 morti. Nella giornata di ieri 19 gennaio risultavano 254.070 i test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati in Italia secondo i dati del ministero della Salute con un totale di positivi pari a 10.497, una percentuale del 4,1%. Il giorno precedente, 18 gennaio, i tamponi erano stati 158.674 con una percentuale di positività del 5,6%. In pratica tra il 19 e il 18 gennaio la percentuale è scesa del -1,5% e negli ultimi tre giorni è stabile intorno al 5%. Una percentuale decisamente più bassa rispetto a qualche settimana-mese fa dove si arrivava facilmente al 15-20% di positivi.
Non c’è da abbassare la guardia assolutamente, Runtoday invita tutti i runner a rispettare nei loro quotidiani allenamenti tutte le regole in vigore dei vari Dpcm e Decreti Legge, però vogliamo pensare e sperare che il peggio forse è alle spalle e che pur rispettando le regole con il coraggio che sempre ci contraddistingue, possiamo tornare a fare le nostre amate gare.