Il Lago di Resia, a pochi chilometri dal confine austriaco, fa da sfondo alla serie televisiva Curon, creata da Ezio Abbate, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano per Netflix, in onda dal 10 giugno 2020.
Il tranquillo specchio d’acqua è avvolto da un alone surreale a causa del campanile della chiesa che svetta dal lago. Tre laghi naturali a Curon sono stati uniti nel 1950 per creare un serbatoio per la produzione di energia idroelettrica. Di conseguenza, il villaggio di montagna di Curon è stato sommerso dall’acqua. Gli abitanti hanno perso le loro case e hanno dovuto costruire un nuovo villaggio vicino al lago. I vecchi edifici sono stati tutti distrutti, tranne il campanile della chiesa del 1300. La leggenda vuole che in certe notti si sentano suonare le campane. Niente di strano in circostanze normali, tranne che le campane sono state rimosse dalla torre nel 1950.
LA TRAMA – Anna Raina, una donna milanese, fa ritorno dopo 17 anni di assenza nel natio paese di Curon, piccola località di montagna sulle rive di un lago su cui circolano strane leggende, insieme ai figli gemelli adolescenti Mauro e Daria. Nonostante i tentativi di dissuasione del nonno Thomas, la famiglia si stabilisce nell’inquietante albergo di quest’ultimo. Mentre i ragazzi si ambientano nella nuova realtà, Anna scompare misteriosamente; nel tentativo di ritrovarla, i gemelli scoprono i numerosi misteri del paese e sono costretti ad affrontare un’oscura eredità familiare.
Il comune di Curon è stato nominato alla EUFCN Location Award 2020, per l’Award europeo di migliore location cinematografica dell’anno.
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Fonte: EUFCN e IDM Film Fund & Commission Alto Adige