Ultima grande sfida di un anno senza grandi eventi, a Valencia
139 uomini e 77 donne pronti a dare spettacolo
VALENCIA – Manca meno di un mese al 6 dicembre, una data in cui le strade di Valencia avrebbero dovuto accogliere 30.000 runner. Da qualche anno la maratona spagnola ha conquistato un posto importante nel cuore degli italiani, sarà per il clima, l’accoglienza della città, i costi della trasferta contenuti, il percorso pianeggiante e veloce e tanto altro ancora. Al via anche la mezza maratona e le competizioni per atleti paralimpici.
ELITE FIELD ONLY – Quest’anno causa Covid19 l’organizzatore ha optato per una versione “élite field only”,, in pratica solo atleti professionisti, i cosiddetti ‘top runner’. Troviamo così ai nastri di partenza atleti provenienti da 43 paesi, 117 uomini e 68 donne con tempi che li qualificano tra i migliori al mondo, oltre ai debutti di 22 uomini e 7 donne. Valencia Marathon sarà una delle pochissime occasioni per ottenere la prestigiosa qualificazione per Tokyo 2021, ovvero scendere sotto il minimo di 2h11’30” e 2h29’30”, rispettivamente per uomini e donne. La promessa di spettacolo è dunque altissima.
UOMINI – Uno sguardo veloce alla lista maschile dei top runner mostra subito la supremazia sia numerica che ti tempi finali di Etiopia e Kenya. Nelle prime 22 posizioni solo un turco, quinto in lista con 2h04’16” ed un olandese, 17° con 2h06’17”. Capolista è Birhanu Legese con 2h02’48”, primo di 13 etiopi, l’ultimo dei quali con un pb di 2h07’43”. Sono 11 invece i keniani, l’ultimo in lista con 2h09’39”. Seguono per numerosità i padroni di casa, ben 32 spagnoli, 10 messicani, 6 dal Regno Unito, 7 francesi, 4 i tedeschi e gli austriaci. Tanti i paesi che mettono in campo 3 atleti, tra questi Belgio, Colombia, Ecuador, Israele, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia e Turchia. Schierano 2 atleti Portogallo e Uruguay mentre viaggiano in solitaria, cioè con un solo atleta presente, gli atleti di Argentina, Brasile, Canada, Danimarca, Estonia, Grecia, Guatemala, Irlanda, Italia, Kyrgystan, Nuova Zelanda, Panama, Paraguay, Romania, Sudafrica e Venezuela.
DONNE – Egemonia dell’Etiopia nei primi 6 posti, in cima alla lista Ruti Aga con 2h18’34” ma le etiopi ‘in pista’ sono ben 9, l’ultima delle quali è di poco staccata dalla nostra Valeria Straneo come personal best. Dal Kenya 5 atlete con la più lenta con un pb di 2h26’24”. Anche al femminile quella spagnola è la rappresentanza più numerosa con ben 16 atlete, seguono le 4 tedesche, 3 invece da Brasile, Ecuador e Portogallo. A schierare 2 atlete sono Belgio, Colombia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Messico, Paesi Bassi, Svezia, Stati Uniti d’America e Ungheria. Una sola atleta al via per Austria, Cipro, Croazia, Estonia, Italia, Kyrgystan, Namibia, Paraguay, Regno Unito, Repubblica Ceca e Slovenia.
ITALIA – Piccola è l’Italia che si presenta a Valencia, perché rientra tra le nazioni che vedono un solo atleta uomo e una sola donna ai nastri di partenza.
C’è attesa per il debutto sulla distanza Daniele D’Onofrio, classe 1993 e appartenente al gruppo sportivo Fiamme Oro di Padova, allenato da Luciano Di Pardo. Recentemente Daniele si è fatto valere ai campionati mondiali di mezza maratona “Gdynia 2020” con il crono di 1h02’32”, nuovo personal best che va nettamente a migliorare il 1h03’15” fatto alla Giulietta&Romeo Half Marathon 2020 quando ha vinto il Campionato Italiano di Mezza Maratona.
Veterana, invece, l’indomita Valeria Straneo, allenata da Stefano Baldini, primatista italiana di maratona con lo storico 2h23’44” conquistato a Rotterdam nel 2012. L’alessandrina vanta un palmares d’eccezione, tra gli altri prestigiosi risultati, la ottava posizione ai Giochi olimpici di Londra 2012, la medaglia d’argento ai Mondiali di Mosca 2013 e agli Europei di Zurigo 2014.
credits: Colombo/FIDAL