30eLode, la rubrica di Affari&Sport, per il mese di ottobre è dedicata a Daniela Viccari, che da qualche anno divide, per amore, la sua vita tra Ibiza e la Lombardia. Voi cosa fareste nella sua situazione?
Vivi a metà strada tra Milano e Ibiza, come si corre su la Isla, dove e come ti alleni?
“La differenza dei miei allenamenti tra Ibiza e Milano è sostanziale. Là corro esclusivamente su percorsi trail: sterrati, sentieri, montagne, rocce, spiagge… è tutto un continuo saliscendi, molto vario, tosto, ma paesaggisticamente spettacolare. E’ il mio habitat naturale, il mio “parco giochi”, lì è dove non smetterei mai di correre. Montagna vista mare… lì è nato e cresciuto il mio amore per il mio trail, che ormai dura da oltre 3 anni, grazie soprattutto al mio compagno, Diego, che mi ha avviato a questa splendida disciplina”.
Mentre qui a Milano…
“…Qua a Milano invece corro quasi esclusivamente in piano, su strada, o sui percorsi nei vari pari parchi della zona. Io vivo a Paderno Dugnano e mi alleno prevalentemente lì, però a volte vado a Monza o lungo il Villoresi. La montagna quando sono qui la vivo poco, se non quando gareggio. Per questo non diventerò mai una brava trailer…”
Quali le differenze, anche mentali, dei runner spagnoli rispetto agli italiani?
“La differenza tra spagnoli e italiani la noto molto in gara. Premesso che, maratona di Barcellona a parte, le mie esperienze di corsa in territorio iberico sono state tutte ad Ibiza, ho riscontrato che lì il livello qualitativo degli atleti che partecipano è molto più alto. Parlo in modo particolare di trail. Ne ho corsi 6, e devo dire che il livello tecnico è parecchio elevato. Sono davvero pochi quelli che corrono solo per finire una gara, anche perché i tempi limite sono sempre abbastanza stretti, e anche io che non sono un’atleta provetta ma nemmeno una da retrovie, arrivo sempre non troppo lontana dal tempo massimo”.
In cosa consiste e quanto conta per te far parte del Racing Team Affari&Sport ?
“Fare parte dell’Affari&Sport Racing Team è… un onore! Conosco Michele da dieci anni, avevo iniziato a correre da poco quando ho messo il piede per la prima volta da Affari&Sport. Ed è stato subito “amore”! Grazie ai preziosi consigli di Michele e alla passione che mette nel suo lavoro, Affari&Sport è diventato per me un luogo di ritrovo, di amici, un gruppo dove ci si confronta e si scambiano idee. Ad Affari&Sport e a Michele devo molto. Qui, nel mio piccolo, sono cresciuta come atleta, e anche se atleta non lo sarò mai, fare parte di questo team di Atleti veri, con la A maiuscola, mi riempie di orgoglio. Diciamo che mi sento un po’ la mascotte del gruppo…”.
Come hai vissuto il lockdown in primavera e che impatto ha avuto su di te il non poter correre?
“Il lockdown a primavera è stato ad Ibiza: è stata un’esperienza di forte impatto. Per me ha voluto dire tante cose: stare lontana dai miei genitori in primis, non potere lavorare quando la mia azienda comunque non ha mai smesso di farlo e trovarmi in forte difficoltà per rientrare in Italia. Allo stesso tempo però, mi ha dato la possibilità di stare 24 ore su 24 per oltre 2 mesi col mio compagno (e il nostro cagnolino). Ci siamo dati reciprocamente la forza per superare l’astinenza dalla corsa. E’ stata dura, soprattutto perché la casa di Diego è a 400 metri dal mare e a meno di 1 km la montagna. Li vedevamo dal balcone, e la tentazione di scappare era forte… Ma ci siamo adeguati e accontentati di fare esercizi in casa e… sul balcone con vista. Quando i primi di maggio è stato dato il via libera dal governo spagnolo, è stato come tornare a vivere, ho ritrovato il mio ossigeno!”
Sei preoccupata del periodo che sta arrivando? In caso di un nuovo blocco, scapperai a Ibiza ancora?
“Sì, sono preoccupata. Lo sono per tutte le limitazioni che stanno reintroducendo, per il terrorismo psicologico, per le chiusure assurde e insensate, e per tutte le contraddizioni che ci sono. Tutto questo limita le nostre vite, ci massacra economicamente e mentalmente. Non voglio però addentrarmi in discorsi troppo “politici”. Egoisticamente al momento la mia preoccupazione principale è quella che non so quando potrò tornare ad Ibiza, perché purtroppo non posso rischiare di rimanere bloccata nuovamente lì. Per i miei genitori e per il mio lavoro. Spero con tutto il cuore che questa situazione si risolva presto”.
A quali gare hai dovuto rinunciare e quali invece hai corso post lock-down?
“Per il 2020, per la prima volta, mi ero fatta un programma gare preciso, finalizzato all’obiettivo che avrei voluto raggiungere a fine giugno: la LAVAREDO ULTRA TRAIL. Tutto rimandato al 2021… (si spera!). Forse è stato un segno. Per scaramanzia, non ho mai voluto programmare nulla, e ho sempre deciso all’ultimo momento le gare; credo che tornerò a seguire questa strada…
Mi mancano i trail, quelli di Ibiza soprattutto, ma anche quelli qui in Italia, in Toscana, nel Chianti, in Val d’Orcia, e le Cinque Terre, anche se qui ci sono tornata ad Agosto per allenarmi.
E sogno le Dolomiti, la LUT è sempre l’obiettivo…”
Quali sono quelle che ti mancano di più e quali quelle che speri di poter correre a breve?
“Dopo il lockdown ho fatto tre gare: Monza21, dopo non so quanti anni che non correvo una mezza maratona, la Salomon Running Milano e finalmente domenica scorsa una gara che volevo correre da un po’ di tempo, ma che per vari motivi non ero mai riuscita a fare: l’Ecomaratona del Barbaresco. Splendida! Sono incappata in una giornata decisamente no fisicamente parlando, ma la gioia, la voglia e l’entusiasmo di correre su un percorso di quelli che piacciono a me, beh, hanno fatto passare in secondo piano i dolori che mi hanno accompagnato praticamente per tutta la gara. E alla fine non mi sono nemmeno piazzate male, quinta”.
Quali le tue gare preferite?
“Amo i trail, amo correre immersa nella natura, nel silenzio, ascoltando solo il rumore dei miei passi e il mio respiro. Amo guardare i paesaggi che mi circondano, non riuscirei più a correre una di quelle gare su strada in zone industriali, come ho fatto in passato. Traggo energia dal contesto, e trovarmi in mezzo alle montagne, in campagna, nel bosco o lungomare mi carica, e mi spinge ad andare più forte, molto di più di un lungo rettilineo asfaltato.
Non riesco ad individuare una gara preferita, perché ce ne sono diverse che porto nel cuore. Potrei menzionare la Tuscany Crossing (103 km) o la Ultradolomites (87 km), e poi l’Ultra Trail del Chianti (74 km – il mio primo ultratrail), la Brunello Crossing, il Trail Golfo dei Poeti (il mio primo trail). E va beh poi tutte quelle di Ibiza…”
Se parliamo di asfalto invece?
“Per quel che riguarda le gare su strada il ricordo più bello è certamente quello della maratona di Ibiza del 2017, dove sono inaspettatamente arrivata a podio e dove ho conosciuto il mio compagno, Diego. Poi la maratona di Firenze, la mia preferita, ho perso il conto di tutte le edizioni che ho corso… Il Passatore, la mia prima 100 km, un’emozione indescrivibile. E la maratona di Lucca, il mio PB di 3h10”
Quali le tue scarpe running?
“Attualmente sto utilizzando le GHOST su strada, mentre per quanto riguarda i trail alterno le Hoka One One Speedgoat ideali sui percorsi più morbidi) e le AKASHA de La Sportiva, sui percorsi più rocciosi.
Una idea per Michele Cecotti, titolare di Affari&Sport, cosa ne pensi di una succursale Affari&Sport a Ibiza?
“Io e Diego siamo già pronti!”
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