Frutto della dedizione di Lorenza e Roberto nei confronti di bambini bisognosi in Kenya, nonnoboi è una realtà che offre una vera chance a chi non ne aveva neppure la speranza
“Guardandoti dentro puoi scoprire la gioia,
ma è soltanto aiutando il prossimo
che conoscerai la vera felicità.”
Sergio Bambarén
Shibiriri è una una frazione di Ikonyero, alla periferia di Kakamega in Kenya localizzata ai confini dell’immaginario del mondo occidentale. Non è un paradiso turistico, una località invisibile, sconociuto anche a chi è abituato a portare aiuto e solidarietà nei posti più poveri del mondo. E’ in questi confini di totale isolamento, di grandi difficoltà, di forte povertà, bassa istruzione e malattia che Lorenza e Roberto (nonnoboi) hanno iniziato a seminare il loro amore ed il loro progetto di solidarietà. Roberto è nonnoboi, soprannominato così dal piccolo nipotino, soprannome portato fino in Kenya.
IL PRIMO APPROCCIO – Roberto e Lorenza hanno sempre dedicato il proprio tempo libero in favore del volontariato, con l’obiettivo di portare aiuti a popolazioni bisognose. Proprio in uno di questi viaggi in Kenya, Roberto ha incontrato una persona che proveniva da Shibiriri, nei pressi del Lago Vittoria, al confine con l’Uganda, e che lo ha invitato a verificare di persona come la sua comunità fosse persino più bisognosa e più invisibile.
“Ho potuto vedere con i miei occhi – ha detto Roberto – che si trattava di una realtà oltre la mia immaginazione, nonostante io sia abituato a queste esperienze. La gente qui vive di lavoro duro e i bambini si adattano presto ad una vita fatta di stenti.”
Roberto e Lorenza hanno conosciuto un’anziana signora che badava a 14 bambini orfani con enormi difficoltà finanziarie e che gestiva un asilo di fango che accoglieva quotidianamente 53 bambini. Tutti i bambini dormivano in stanzette mal ridotte, per terra, in balia di zanzare e altri insetti, serpenti e spesso senza avere cibo e vestiario sufficiente. Il tutto aggravato dall’impossibilità di accedere a cure mediche.
IL PROGETTO NONNOBOI – Oggi gli orfani accolti nel dormitorio sono 26, grazie al lavoro di Lorenza e Roberto sono stati scavati due pozzi a pompa a mano ed elettrica, sono stati costruiti un porcile ed un pollaio con i relativi animali. Il fiore all’occhiello è la costruzione del dormitorio fornito di letti a castello, materassi e copertine. Finalmente i bambini hanno un letto vero, pasti regolari (comprese le proteine animali due volte a settimana), visite e cure mediche e soprattutto istruzione, con l’obiettivo di fornire loro un futuro migliore.
Oggi l’asilo è costituito da più aule, un ufficio per le insegnanti e bagni, ed è recintato per garantirne la sicurezza. “Nello spazio esterno abbiamo appena fatto installare due altalene, i bambini hanno bisogno anche di giocare”– ha detto Lorenza, che ha sempre gli occhi pieni di tenerezza quando pensa ai “suoi” bambini. “Ora che alcuni bambini sono cresciuti e ci sono anche delle ragazze mature che frequentano l’Università o lavorano, grazie al diploma che hanno conseguito nella nostra struttura, abbiamo dovuto costruire stanze separate” – ha spiegato Roberto, pieno di orgoglio per i traguardi raggiunti e allo stesso tempo consapevole che i 26 bambini dipendono totalmente dalle risorse che sarà in grado di procurare.
IL FUTURO – Il progetto non è finito e non finirà mai, fino a quando ci saranno bambini da aiutare a diventare indipendenti attraverso un lavoro che nonnoboi sta generando mediante la costruzione di laboratori di falegnameria e di sartoria. Quest’ultimo è già attivo e le bambine più grandi realizzano, con l’aiuto di un’insegnante, vestiti per loro e da vendere, contribuendo a sostenere l’orfanotrofio.
“Tutto questo è un sogno che sta diventando realtà, non so dire se il sogno era solo mio e di mia moglie Lorenza o se invece era il sogno di questi bambini, ma finalmente ne vedo la realizzazione con i miei occhi – ha aggiunto Roberto –. E’ un lavoro di grande soddisfazione, ma abbiamo tanto, tantissimo da fare e questa incredibile avventura non può essere portata avanti da soli, serve l’aiuto di molte buone persone che abbiano la giusta sensibilità”.
L’operato di nonnoboi è molto dinamico, è possibile seguire gli sviluppi in Africa e le campagne di raccolta fondi su:
Facebook: nonnoboi roberto QUI
nonnoboi associazione QUI
nonnoboi eventi per l’africa QUI
sito web QUI
Contatti
email nonnoboi@gmail.com
gamolore@gmail.com
Per donare: BANCO BPM
NONNOBOI ASSOCIAZIONE NO PROFIT
IBAN: IT18 M 05034 45250 000000000887
Testo a cura di Daniela De Stefano