Giro Lago di Resia Special Edition, è andata come doveva andare: tutto bene. Sembra quasi uno slogan in rima all’hashtag #andràtuttobene che ci ha tenuto compagnia durante i cupi giorni del lockdown ormai qualche mese fa. Ma al di là dei giochi di parole il successo sotto ogni punto di vista dell’evento sportivo altoatesino più partecipato è lampante.
MATEMATICA – Il merito è degli organizzatori e del loro coraggio, ci hanno creduto mesi e mesi fa, durante la fase più acuta della pandemia non si sono comunque scoraggiati e hanno cercato, e trovato, una formula di gara che potesse reggere quel sottile equilibrio tra sicurezza sanitaria, divertimento degli atleti, turismo, economicità dell’evento e sfida agonistica. Una formula matematica stabilita sull’asse portante della partenza scaglionata che ha fatto del suo meglio per evitare ogni tipo di assembramento sia di pubblico che di partecipanti: partenza di ogni atleta ogni 20”, 3 al minuto, 180 in un’ora, quasi 2000 (400 gli stranieri) come preannunciato nelle 12 ore di tempo possibili, ovvero dalle 7 del mattino alle 19. Una ciclabile mediamente larga più di 3 metri, spazio per sorpassare eventuali atleti mantenendo comunque il distanziamento più che possibile.
LA GARA – Runtoday.it come ogni anno c’era, per vivere la suggestiva atmosfera su questo lago artificiale con quel misterioso campanile sommerso. LEGGI QUI per conoscere la cronaca della sfida, vinti e vincitori, sulla ciclabile attorno al lago per un percorso d 15,3km. Tante le emozioni vissute nella giornata di sabato 18 iniziata con una temperatura di 7 gradi, quasi la norma agli oltre 1500 metri di altitudine, vento forte Fohn proveniente dalla confinante Austria a spingere gli atleti verso sud alla fine della diga in zona San Valentino alla Muta e poi a rallentarne il passo nei 5km di rientro verso il punto di partenza e arrivo presso gli impianti sciistici di Belpiano. La sfida è stata con il cronometro, l’emozione dopo oltre cinque mesi di avere un pettorale da spillare sulla maglietta con un chip attaccato è stata forte. Gli anni scorsi c’erano partenze a scaglioni ogni 6 minuti per un totale di circa 4mila persone, quest’anno partendo da soli la sfida era tutta in solitaria. Ci si è goduti di più il silenzio, il paesaggio, la magia del posto, i propri passi, il vento alle spalle che spingeva nei primi 7km e le salite e discese degli ultimi chilometri a mettere a dura prova gambe e polmoni. L’aria rarefatta per via dell’altura si è fatta sentire, difficile avere una corsa brillante, i battiti cardiaci da queste parti volano alle stelle in un attimo ad ogni eccessivo sforzo, dosare le energie è la parola d’ordine.
RISTORO – Il ristoro era quanto di più semplice mai visto: 3 fontane distribuite lungo il percorso, nel pacco gara c’era il bicchiere personale da utilizzare. Nessun contatto dunque anche in questo caso con eventuali volontari, nessuna sporcizia di bottigliette o bicchieri di plastica. Tutto è stato tenuto sotto controllo nella maniera più semplice.
NORMATIVE – Tutto come preventivato per la sicurezza normative Covid-19, ogni persona aveva un tempo prefissato di partenza così che i 2mila partenti sono stati spalmati lungo le 12 ore di apertura circuito, appena arrivati in zona gara misurazione della temperatura corporea, completamento e firma sul modulo di autocertificazione di non aver contratto e di non esser stato in contatto con alcuna persona con Covid 19 negli ultimi 15 giorni, immediato e senza code il ritiro pettorali con il personale protetto dal vetro degli uffici di ritiro pass sciistici invernali e ritiro pacco gara chiuso con graffettatrice e posizionato su un tavolo e da prendere personalmente, senza entrare in contatto dunque con alcun volontario. Per entrare al bar, ampio e con tanti tavolini all’aperto, nuovo controllo e normative normalmente utilizzate con entrata e uscita differente. Ma mai sensazione di affollamento, grandi spazi e poche persone per volta. In occasione delle partenza di ogni partecipante si era invitati ad attendere il proprio turno con mascherina e a distanza oltre che a disinfettare le mani tramite dispenser.
PACCO GARA – Pacco gara degno di nota e delle più grandi organizzazioni, composto da barrette, scaldacollo e prodotti locali, ma anche da un buono-voucher dell’importo di 10 euro da spendere tra hotel, ristoranti ed esercizi commerciali della zona nel week-end di gara. In pratica all’atto dell’iscrizione si pagavano 15 euro per il pettorale e nel pacco gara veniva restituiti 10 euro sotto forma di buono acquisto. Costo effettivo per correre la Special Edition Giro Lago di Resia pari dunque a 5 euro, ampiamente ripagati dal contenuto del pacco.
TURISMO – Come dichiarato più volte dall’organizzatore, e come è ormai per tutti gli eventi sportivi di grande partecipazione, il Giro Lago di Resia Special Edition è stato organizzato anche per generare indotto economico nella zona dato dal così detto ‘turismo-sportivo’, obiettivo pienamente riuscito perché per l’intero fine settimana le strutture ricettive alberghiere hanno registrato il tutto esaurito così come ristoranti e similari. Il voucher da 10 euro ha fatto il resto per distribuire quanto incassato dall’organizzatore presso tanti esercizi commerciali (10 euro x 2000 persone = 20mila euro) e dunque la scelta è stata vincente.
IL FUTURO – Il coraggio degli organizzatori del Giro Lago di Resia Special Edition è stato dunque ben ripagato grazie anche alle loro grandi capacità organizzative, la speranza è che nel luglio 2021 si possa correre come è sempre stato per vent’anni attorno a questo lago. In questi giorni stanno però arrivando anche altri segnali incoraggianti in merito all’organizzazione di gare. Mentre tutti siamo in attesa del protocollo Fidal in particolare per le grandi maratone autunnali quali Venezia, Firenze, Verona, Ravenna, Reggio Emilia, Lago Maggiore, si stanno muovendo e confermando alcune organizzazioni. Una di queste è la Salomon Running Milano del 27 settembre che ha annunciato la gara seppur con qualche modifica di percorso rispetto al passato e ora la neonata Resia Rosolina Relay, staffetta da 420km che ripercorre tutto il corso dell’Adige, dalle montagne al mare.