Sensibile, gentile e profondo Fabrizio Macchiavelli, un podista amato da quanti lo hanno conosciuto per la sua passione per la vita e per i valori veri. La famiglia prima di tutto, la moglie e le figlie per le quali non smetteva mai di ringraziare di averle avute, la bellezza della natura, gli amici a 4 zampe, il senso dell’amicizia e quel buongiorno che arrivava sempre insieme ad un messaggio di positività e di affetto.
Nel 2017 alla Maratona di Parma avevi sofferto per la perdita di un amico, proprio durante la corsa, una delle attività delle quali eri innamorato in maniera genuina. Pochi giorni dopo, la tua malattia, i segnali di ripresa e la felicità di tanti amici che aspettavano buone notizie, la consapevolezza che non avresti più potuto correre ma allo stesso tempo una presa di coscienza ancora più forte del senso della vita.
Queste le tue parole a novembre 2017 “Amici con grande gioia vi comunico che domani lascio finalmente l’ospedale ieri mi è stato inserito il defibrillatore. Ha così inizio la mia nuova vita dove tutto avrà un senso diverso. Ringrazio il signore per avermela donata, la mia famiglia, chi materialente me l’ha donata e tutti voi amici che mi avete sostenuto anche nei momenti più difficili e più bui“.
Mi piacerebbe che potesse essere un messaggio di oggi, ma purtroppo non è così.
Ciao Fabrizio, sei stato una bellissima persona, mancherai a chiunque ti abbia conosciuto, anche solo per un momento.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un’amica per salutare Fabrizio.