Un triste momento per il mondo del podismo, dopo le perdite legate alle infezioni da COVID19 una serie di incidenti hanno portato a registrare numerosi lutti.
Ieri mattina, domenica 7 giugno, è venuto a mancare il pesarese Sandro Pandolfi, atleta in forze della società Atletica Centro Storico Pesaro colto da malore al termine di un allenamento svolto con alcuni compagni della società sportiva, inutili i tentativi di rianimazione del personale del 118.
E’ venuto anche a mancare improvvisamente il bresciano Giampietro “Giampy” Pasini, atleta della ASD Libertas Vallesabbia. Si era allenato regolarmente sabato mattina e senza destare sospetto, tuttavia è stato ritrovato senza vita nel suo letto, probabilmente colto da infarto.
L’1 giugno ci ha lasciati il 37enne vicentino Fabrizio Bevilacqua, atleta della Emme Running Team, uscito per andare a correre verso le 9 di sabato, doveva rientrare a casa dopo un’ora circa, ma non vedendolo tornare e non riuscendo a contattarlo la madre, preoccupata, ha avvertito il soccorso Alpino che purtroppo ha trovato l’atleta ormai senza vita.
Solo poche ore prima era venuto a mancare il 29enne di Omegna (VCO) Andrea Marchetto probabilmente è stato un passo falso a farlo precipitare in un dirupo mentre si allenava in montagna.
Ancora un giovanissimo, il 28enne di Racale (LE) Davide D’Alessandro, è stato ritrovato senza vita il 24 maggio portato via da una immersione subacquea, passione che condivideva con amici e con quella per il podismo.
Cosa sta succedendo? Perchè così tanti lutti nel nostro mondo running?
E’ possibile che all’uscita del lock-down non fossimo pronti ad affrontare gli allenamenti e ci siamo spinti oltre i nostri normali canoni di fatica cercando di recuperare il tempo perso dopo settimane di inattività?
Forse tanti di noi stanno correndo in questo periodo con la visita medica scaduta in quanto non necessaria vista l’assenza di gare e quindi siamo in generale meno controllati e dunque statisticamente più vulnerabili?
Runtoday è vicina alle famiglie di questi amici podisti.