di Cesare Monetti
Quello che fa più male di tutto questo periodo, la cosa più grave in assoluto, è che ci stanno togliendo la libertà. Non mi riferisco solo alla libertà fisica di potersi spostare, muovere, andare dove vogliamo, ma soprattutto quella del ‘pensare’. La libertà di pensiero è quasi negata, siamo al limite dei diritti umani, come fosse quasi una inquisizione religiosa. I numeri sui decessi, sui positivi, sui guariti in Italia e nel mondo ripetuti all’infinito, il calcare sull’emergenza totale e tanto altro. Lo Stato ci sta manipolando con messaggi di terrore, dandoci insicurezza e lavora con insicurezza e questo lo si evince anche dai numerosi provvedimenti che arrivano a pioggia col susseguirsi delle ore.
Normative che cambiano, che variano, sempre più stringenti e affannose da parte delle diverse Istituzioni, da quelle ministeriali a quelle di Regioni o Comuni. Dove tutto cambia, tutto si evolve, frutto della emotività che invece non dovrebbe affatto apparire dalla forza di uno Stato. Frutto forse, e duole dirlo, della solita campagna elettorale, per dimostrare di essere i più bravi in circolazione.
La conseguenza è che anche il mondo dell’informazione, i media, per fare il titolone d’effetto che aiuti ‘a vendere’ sono nella trappola totale di questa situazione e spesso riportano notizie non veritiere o quanto meno non complete. Per tanti motivi.
L’ultimo atto, che ci riguarda più da vicino come sportivi, riguarda il provvedimento n. 514 della Regione Lombardia firmata dal suo governatore Attilio Fontana nella tarda serata (chissà perchè arrivano sempre nelle ultime ore della giornata) di sabato 21 marzo. Tutti i media hanno riportato in pochi minuti la notizia, forse tanto attesa, del: “Stop allo sport all’aperto, anche da soli’. Il fatto però che questa è una falsa o comunque incompleta notizia. Andando a leggere la normativa (DOWNLOAD QUI) il punto 17 recita in questo modo:
“17.È vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco ed ai giardini pubblici. Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; Sono altresì vietati lo sport e le attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente, se non nei pressi delle proprie abitazioni. Nel caso di uscita con l’animale di compagnia per le sue necessità fisiologiche, la persona è obbligata a rimanere nelle immediate vicinanze della residenza o domicilio e comunque a distanza non superiore a 200 metri, con obbligo di documentazione agli organi di controllo del luogo di residenza o domicilio”
Leggendo quindi con attenzione è chiaro che il provvedimento consente ancora l’attività fisica ‘nei pressi delle proprie abitazioni’. Sul che cosa consista in questo ‘nei pressi’ non è dato sapere, si dice e si parla di 200 metri, un po’ come fatto per chi è padrone di animali domestici e deve portarli fuori per esigenze fisiologiche, ma questo non è stato scritto, semplicemente perché NON si può scrivere per l’uomo. Si andrebbero a calpestare centinaia di anni di storia, di lotte e di regolamenti sui diritti dell’uomo e la propria libertà.
Sia chiaro che questo articolo non ha nessun fine né politico né decisionale sul fatto che sia giusto oppure no andare a correre, questo articolo riporta semplicemente in maniera oggettiva e distaccata ciò che dice il provvedimento: la legge ancora lo consente. Con forte limitazione ma non è vietato.
Ognuno scelga di fare ciò che coscienza gli suggerisce, di stare in casa o di andare all’aperto, di fare attività sportiva o di non farla. La scelta è vostra e Runtoday.it ribadiamo non è qua a suggerire nulla di nulla in questo senso. La scelta è dell’uomo, la scelta è di ognuno di noi. Ringraziamo che ancora oggi abbiamo la possibilità di scegliere: questa è una grande libertà, questa è ancora la nostra più grande vittoria.
La raccomandazione doverosa, giusta e corretta è comunque quella di stare a casa e quando ci si trova all’esterno per ragioni urgenti si rispetti il metro di distanza, non si facciano assembramenti e si cammini esclusivamente da soli come da tutte le normative vigenti.