I 42km della Zurich Marató di Barcellona sono un vero e proprio museo a cielo aperto, in gran parte grazie al modernismo, la corrente artistica che ha riempito le strade di Barcellona di bei palazzi e monumenti alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo. Il movimento, guidato da Antoni Gaudí, che ha concepito l’architettura come un’opera d’arte completa, ha creato alcuni degli edifici più emblematici della città che oggi sono patrimonio dell’umanità e fonte di ispirazione e ammirazione per molte persone.
MNAC e la Antiga Fàbrica Casaramona. Km. 0 e 42 All’interno del maestoso Palau Nacional de Montjuïc, che fa parte della foto della linea di partenza, si trova il Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC), eletto museo del Modernismo di Barcellona per eccellenza, con dipinti, sculture e opere d’arte chiave del movimento. La vecchia fabbrica tessile Casaramona, progettata da Josep Puig i Ca-dafalch, è ora conosciuta come “CaixaForum” ed è sede di mostre.
Mercat d’Hostafrancs. Km. 1 Costruito nel 1888 in stile moderno usando la ghisa come base delle bancarelle dei mercati per la città di Barcellona. È stato progettato dallo stesso ingegnere che ha contribuito al progetto del Mercat de Sant Antoni, Antoni Rovira i Trías. Dall’altra parte della strada si trovano gli uffici del quartiere di Sants-Montjuïc, che si distinguono per le loro vetrate. Entrambi gli edifici sono situati nella via dello shopping più lunga d’Europa.
Casa Lleó i Morera. Km. 10
Nella zona conosciuta come la “Manzana de la Discordia”, troverai altri tre edifici, quindi se non sei pronto a fare il personal best alla Zurich Marató di Barcellona ti consigliamo di rallentare e goderti il panorama. Il primo edificio è davvero elegante, sulla terrazza sul tetto c’è un gazebo costituito da una cupola sostenuta da una serie di colonne. Durante la guerra civile spagnola fu usato come punto di appostamento per I mitragliatori. La sua bellezza deriva da tanti piccolo dettagli create da quaranta dei migliori artigiani dell’epoca agli ordini di Lluis Domènech i Montaner.
Casa Amatller. Km. 10 Poco prima di raggiungere Casa Batlló, si passa davanti a Casa Amatller, un edificio commissionato dal produttore di cioccolato Antoni Amatller a Josep Puig i Ca-dafalch, che ha reinterpretato lo stile gotico. La facciata è una magnifica composizione di colori. Il tetto sfalsato evoca la forma di una classica tavoletta di cioccolato ed è una delle caratteristiche distintive dell’edificio.
Casa Batlló. Km. 10 Antoni Gaudí ha davvero lasciato fluire la sua immaginazione in questo edificio. Ispirato dalla natura, è un capolavoro di forma, colore e luce. Il tetto rappresenta la schiena di un animale con enormi squame iridescenti. Sulla sommità ci sono alcune grandi sfere che sembrano creste ed evocano la figura di un drago. Molte persone pensano che Gaudí abbia voluto rappresentare la leggenda di Sant Jordi (San Giorgio), il santo patrono della Catalogna, che uccide il drago.
La Pedrera. Km. 11 Guarda a sinistra al bivio di Maiorca e Passeig de Gracia e vedrai, nella via Provença, questa maestosa opera di Gaudí. Il suo nome ufficiale è Casa Milà, sebbene sia meglio conosciuta come La Pedrera, che si riferisce alla pietra bianca color crema proveniente dalle cave del Garraf e Vilafranca del Penedès. Sulla terrazza sul tetto ci sono 7 camini che rappresentano le teste di 7 guerrieri mitologici che vegliano sulla città.
Sagrada Familia. Km. 13 L’icona di Barcellona per eccellenza. La “Basílica Expiatoria de la Sagra-da Família” (il suo nome completo) è probabilmente il monumento incompiuto più visitato al mondo. I lavori di costruzione furono iniziati nel 1882 ed è la creazione più emblematica di Antoni Gaudí. Si prevede che sarà completato nel 2026, anno in cui si compie il centenario della morte del grande maestro modernista.
Parc de la Ciutadella. Km. 35 Un grande parco verde con una grande varietà di elementi (musei, un lago, una cascata, una vegetazione centenaria, sculture …). Un giovane Antoni Gaudí prese parte alla costruzione della fontana, coronata da una scultura in ghisa. È stato il primo degli attuali parchi della città ad essere progettato specificamente per essere vissuto come uno spazio pubblico. La Ciutadella è anche la sede dello start dell’eDreams Mitja Marató di Barcellona.
Arc de Triomf. Km. 36 È una bella sensazione passare sotto l’arco quando sai che il traguardo è a pochi chilometri di distanza. Costruito da Josep Vilaseca i Casanovas per l’Esposizione Universale di Barcellona del 1888, sia l’arco che la Avinguda Lluís Companys prendono ispirazione dagli Champs-Élysées di Parigi, sebbene con un marcato stile modernista catalano.
Casa Pascual y Pons. Km. 37 Accanto a Plaza Catalunya, proveniente da Ronda de Sant Pere, ci imbattiamo in quest’opera di Enric Sagnier i Villavecchia. Le caratteristiche principali sono le finestre di vetro – che si possono vedere dall’esterno – in cui sono rappresentate figure medievali, la scala con decorazioni scolpite e lampade in ferro e vetro, oltre ad alcuni nobili camini di legno.
Palau de la Música Catalana. Km. 37 Subito dopo aver attraversato Plaza Urquinaona e Via Laietana sulla tua sinistra potrai vedere questa opera d’arte di Domènech i Montaner. E’ un capolavoro che combina scultura, lavorazione del legno, intarsi, mosaici e ceramiche. Sulla facciata è possibile vedere una scultura che rappresenta una scena antica di musica popolare tradizionale e la sua sala da concerto è molto popolare.
Mercat de Sant Antoni. Km. 40 Dopo un decennio di riforme, questo mercato ha recuperato il suo splendore, pur conservando il suo carattere e la sua immagine di base, ed è il passaggio degli ultimi chilometri della Maratona di Barcellona. Questo storico edificio in stile moderno svolge un ruolo importante nella vita di molti abitanti della città; è abbastanza comune vedere persone che si riuniscono qui per scambiare foto o acquistare oggetti d’antiquariato.