di Cesare Monetti
Non siete soddisfatti del marziano Eliud Kipchoge primo uomo sulla terra a scendere sotto le 2 ore in maratona? Nessun problema, oggi a scaldare ancora una volta gli animi c’è stata la 25enne keniana Brigid Kosgei che sulle strade della Chicago Marathon ha corso come nessuna donna mai ha fatto nella storia: 2h14’04”, nuovo, stratosferico, primato mondiale.
Scavalcato dopo sedici anni il primato ancora ‘bianco’ ed ‘europeo’ della britannica Paula Radcliffe che nel 2003 a Londra fermò il cronometro sul 2h15’25”. Sembrava un primato insuperabile, ma nessuna in tutti questi anni è andata sotto le 2h17’, sembrava che nessuna mai avrebbe potuto scalfire il regno britannico firmato Radcliffe.
E invece no, è arrivato ancora un volta il Kenya, come ieri con l’eroico Kipchoge, a prendersi un nuovo primato. Nella sfida tutta africana l’Etiopia rimane qualche passo indietro, Brigid Kosgei ha ribassato il primato di 1’21”, straordinario crono. Già in aprile aveva corso e vinto a Londra in 2h18’20”, nessuno poteva ipotizzare che solo sei mesi dopo avrebbe scritto una nuova pagina di storia della maratona. A Chicago, sì ormai nella ‘sua’ Chicago, l’anno scorso aveva vinto in un sensazionale 2h18’35”. Statistica nella statistica…la stessa Radcliffe aveva segnato il primato di maratona nel 2002 proprio a Chicago con 2h17’18”, proprio il 13 ottobre anche allora. La cabala con la matematica, sommata ad una grande atleta per una giornata perfetta.
Questi i passaggi e i parziali di Brigid Kosgei: 5km 15:28, 10km 31:28 (16:00), 15km 47:26 (15:58), 20km 1h03:27 (16:01), mezza maratona 1h06:59 (seconda metà in 1h07:05), 25km 1h19:33 (16:06), 30km 1:35:18 (15:54), 35km 1:51:14 (15:56), 40km 2h07:11 (15:57).
Negli intermedi, spiccano anche le due nuove migliori prestazioni mondiali stabilite dalla Kosgei, al 25esimo chilometro in 1h19:33 e al 30esimo chilometro in 1h35:18, entrambe sottratte a Mary Keitany (1h19:43 e 1h36:05), che li stabilì nella 42 km di Londra 2017, conclusa con il record del mondo “woman-only” in 2h17:01.
Una differenza abissale però c’è nella condotta di gara della Kosgei rispetto a Londra di quest’anno dove passò in 1h11’38” alla mezza maratona e fece un impressionante negative split nella seconda metà correndola in 1h06’42”, mentre a Chicago è stata assolutamente regolare: 1h06’59” e seconda parte in 1h07’05”. Ha rischiato, ha vinto. Su tutte.
Brigid era già da qualche settimana nella storia, solo un mese fa vinse la mezza di Newcastle-South Shields in 1h04:28, il crono più veloce di sempre sulla distanza, ma non omologabile per le caratteristiche di declivio di 30,5 metri del percorso.
Dietro la Kosgei, le etiopi Yeshaneh Ababel e Gelete Burka, che hanno completato in 2h20:51 e 2h20:55. Prima europea l’irlandese Fionnuala McCormack (2h26:47).
Per Brigid Kosgei, nata il 20 febbraio 1994, si trattava dell’undicesima maratona della carriera, iniziata ad alto livello con il successo nella maratona di Milano 2016, come evidente nell’elenco che segue:
2h14:04 (1) Chicago 13 ottobre 2019
2h18:20 (1) London 28 aprile 2019
2h18:35 (1) Chicago 7 ottobre 2018
2h20:13 (2) London 22 aprile 2018
2h22:15 (1) Honolulu 10 dicembre 2017
2h20:22 (2) Chicago 8 ottobre 2017
2h31:48 (8) Boston 17 aprile 2017
2h31:11 (1) Honolulu 11 dicembre 2016
2h24:45 (2) Lisbona 2 ottobre 2016
2h27:45 (1) Milano 3 aprile 2016
2h47:59 (1) Porto 8 novembre 2015
FARAH BATTUTO – Non è invece riuscito il bis dello scorso anno al primatista europeo di maratona Mo Farah, che un anno fa vinse firmando il record continentale in 2h05:11. Il britannico ha iniziato a perdere terreno dal folto gruppo leader (nove in tutto), accumulando 4-5 secondi di ritardo a chilometro, arrivando poi esausto al traguardo, ottavo in 2h09:58. Vittoria decisa in una bellissima volata in favore del keniano Lawrence Cherono in 2h05:45, anche in questo caso davanti a una coppia di etiopi, Dejene Debala (2h05:46) e Asefa Mengistu (2h05:48).
(Fonte Fidal)