Grande avvio per l’Italia nei Campionati Europei di corsa campestre a Tilburg, in Olanda. La 18enne Nadia Battocletti vince la medaglia d’oro under 20 con una gara da protagonista, condotta sempre nelle posizioni di testa, piazzando poi all’ultima curva un irresistibile allungo finale.
Per la trentina delle Fiamme Azzurre un crono di 13:46 sui 4,3 km davanti alla svizzera Delia Sclabas (13:47) e alla turca Inci Kalkan (13:48), sotto la pioggia e sul fango di un impegnativo percorso.
È la prima volta che un’azzurra conquista il titolo continentale di cross tra le donne ed è anche il primo podio italiano individuale al femminile nelle 25 edizioni dell’evento, il trentesimo in totale. La giovane figlia d’arte segue le orme del papà-allenatore Giuliano, che si era laureato campione europeo senior a squadre di cross vent’anni fa, a Ferrara nel 1998.
Oggi gli applausi sono tutti per Nadia, alla terza medaglia della carriera: nel 2017 si era messa al collo il bronzo dei 3000 su pista, agli Europei U20 di Grosseto, e l’argento per team all’Eurocross di Samorin, in Slovacchia. E nella prossima stagione potrà difendere il titolo, visto che è nata nel 2000 e sarà ancora in questa categoria.
Tutto si decide nel tratto conclusivo, con la volata vincente
dell’azzurra che non lascia scampo. In precedenza la trentina di
Cavareno, in Val di Non, aveva tentato la fuga in salita nel secondo dei
tre giri, prima di essere raggiunta dalle avversarie. Nell’ultima
tornata l’olandese Jasmijn Lau affianca e supera la Battocletti, ma dopo
l’azione risolutiva sfugge il podio alla padrona di casa per chiudere
quarta in 13:51, come l’anno scorso. Da ricordare, nella storia della
corsa campestre, anche le due vittorie mondiali a livello assoluto di
Paola Pigni, nel biennio 1973-74.
VIDEO | L’EMOZIONE DI NADIA BATTOCLETTI, CAMPIONESSA EUROPEA U20 DI CROSS
“E’ un sogno, non me lo aspettavo!”, le parole di gioia di Nadia Battocletti. “Negli
ultimi 300 metri sentivo di avere una spinta di più e ho voluto dare
tutto. Ma prima mi ero resa conto che all’uscita dal bosco recuperavo
maggiormente rispetto alle altre. Nel secondo giro era come se il mio
corpo mi dicesse di fare la selezione piano piano, non di colpo, e
vedevo che le avversarie diminuivano. Non pensavo di rimanere davanti
così tanto, ma è andata bene. La dedica è per i miei genitori che sono
stati vicini a me, fino a qui”. Anche la mamma, Jawhara Saddougui, sulle piste marocchine ha praticato il mezzofondo.
ITALIA QUINTA – La formazione italiana a Tilburg sfiora il podio:
quinta con 41 punti, a sole due lunghezze dal terzo posto della Turchia
(39) nella classifica vinta dalla Gran Bretagna (23) sull’Olanda (28).
Per la squadra azzurra si fanno notare i piazzamenti della piemontese
Elisa Palmero, 18esima (14:19), e della genovese Ludovica Cavalli,
22esima in 14:23. Poi 42esima la torinese Francesca Marangi Agostino
(14:40), 50esima l’emiliana Martina Cornia (14:45 dopo una caduta in
avvio) e 75esima la trentina Angela Mattevi (15:15). In apertura della
riunione di squadra ieri sera, su invito del DT Antonio La Torre, è
stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di
Corinaldo. Nominati capitani del team azzurro Daniele Meucci e Valeria
Roffino.
INGEBRIGTSEN TRIS – Ancora lui, ancora Jakob Ingebrigtsen nella
gara under 20 maschile. Il fenomeno norvegese centra una storica
tripletta di successi, dopo quelli delle due scorse edizioni. Sui 6,3 km
nel fango di Tilburg, controlla con tranquillità e sceglie il momento
giusto per l’attacco, nell’ultimo chilometro, vincendo in 18:00. Argento
allo spagnolo Ouassim Oumaiz (18:09), che aveva provato a sorprendere
il favorito dettando il passo nella fase centrale, e bronzo al serbo
Elzan Bibic (18:11).
Nella prossima edizione il 18enne scandinavo, dominatore del mezzofondo assoluto agli Europei di Berlino (doppietta 1500-5000), come la Battocletti potrà di nuovo competere tra gli juniores. La Norvegia si impone anche a squadre (28 punti) su Gran Bretagna (30) e Germania (38), con l’Italia al nono posto. Il migliore degli azzurri è il pugliese Pasquale Selvarolo, trentesimo in 19:12, quindi 34° il bresciano Enrico Vecchi (19:14), 39° Pietro Arese (19:15 per il piemontese), 41° il brianzolo Luca Alfieri (19:18), 49° l’allievo bergamasco Alain Cavagna (19:23) e 77° l’altro bresciano Nesim Amsellek (19:52).
VIDEO | LE AZZURRE DELLA SQUADRA U23 A TILBURG 2018
U23: SETTIME LE AZZURRE – Una prova coraggiosa per l’azzurra
Rebecca Lonedo, che nella prima parte della sfida under 23 corre nel
gruppo di vertice senza timore. Alla fine la vicentina, 22 anni compiuti
da pochi giorni, entra nelle migliori venti con il 19° posto in 21:24
sui 6,3 km di Tilburg. Insieme alle bresciane Federica Zanne (23esima in
21:31) e Mara Ghidini (36esima in 21:49) coglie la settima posizione a
squadre con 78 punti, mentre la Germania (22) si impone nei confronti di
Spagna (25) e Gran Bretagna (33). A livello individuale la stoccata
d’oro è della siepista danese Anna Emilie Moller (20:34), oro europeo di
categoria su pista, che in dirittura d’arrivo supera la tedesca Anna
Gehring (20:36), a lungo in testa e poi argento come due anni fa a Chia.
Terza la polacca Weronika Pyzik (20:46).
VIDEO | TILBURG 2018: LE PAROLE DEGLI UNDER 23 DELL’ITALIA TEAM
COLOMBINI 12° U23 – La rimonta di Simone Colombini porta il
22enne emiliano a ridosso della top ten. Nella gara under 23 l’azzurro è
dodicesimo in 24:13 sotto la pioggia battente e con il percorso,
sferzato dal vento, sempre più fangoso. Al punto che il francese Jimmy
Gressier perde l’equilibrio sul traguardo, ma lo scivolone non gli
impedisce di festeggiare il suo secondo titolo consecutivo in 23:37
sugli 8,3 km. Anche stavolta a fargli compagnia sul podio c’è il
connazionale Hugo Hay, che scende di un gradino rispetto a Samorin 2017
ed è terzo in 23:48, preceduto dal tedesco Samuel Fitwi (23:45). Più
dietro gli altri azzurri, decimi nella classifica per team: 40°
Alessandro Giacobazzi (25:03), anche lui modenese di Pavullo del
Frignano, 45° il brianzolo Riccardo Mugnosso (25:10), 58° Ahmed Ouhda
(25:33 il crono del bergamasco), 69° il friulano Jacopo De Marchi
(25:55) dopo aver perso una scarpa nelle fasi di avvio. In tutto 97
punti per la squadra italiana, con la conferma d’oro della Francia (11)
davanti a Gran Bretagna (30) e Spagna (42).