![]() |
Federica Del Buono vincitrice del Premio Candido Cannavò (Fonte Colombo/Fidal) |
“Vedere il mio nome dopo quelli di campioni come Stefano Baldini, Sebastian Coe e Yelena Isinbayeva mi onora molto. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo ma so che era una persona di grande umanità ed era molto vicino ai giovani. E’ la dimostrazione della fiducia riposta nei miei confronti. Questo mi spinge ad andare ancora più forte e un incoraggiamento ad andare ancora più forte. Dai miei genitori ho ereditato la passione per l’atletica, la grinta e la voglia di non arrendermi mai. Sono cresciuta molto e maturata dopo gli infortuni che mi hanno costretta a fermarmi nel 2013. Nella sfortuna ho avuto fortuna nel senso che sono diventata ancora più forte. Essere accolta dai giovani partecipanti ai Campionati Cadetti come un idolo é stata una grande sorpresa che non mi aspettavo. E’ un grande stimolo essere vista come un esempio per i giovanissimo. Da ragazzina non ho mai partecipato ai Campionati cadetti. Il mio messaggio che ha dato quando ho parlato ai giovani è di non mollare mai e di credere fino in fondo nelle proprie possibilità. Dedico questo Premio a mio nonno materno scomparso qualche settimana fa. Nel 2015 punto agli Europei Indoor di Praga, agli Europei Under 23 e ai Mondiali di Pechino”, ha detto Federica Del Buono
“Ringrazio tutti per la simpatia nei confronti di mia figlia. Non mi aspettavo che potesse migliorare così tanto nel corso di questa stagione. Nella prima gara della stagione ha migliorato il mio record di famiglia correndo in 4’16”. La sorpresa più grande è arrivata a Rieti a fine stagione quando ha migliorato il record personale sugli 800 con 2’00″58 senza preparazione specifica per questa distanza”, ha detto la mamma-allenatrice Rossella Gramola, mezzofondista azzurra tra il 1976 e il 1984.