
di Diego Sampaolo
Terzo posto per la statunitense Tianna Bartoletta che ha sfiorato di un centesimo di secondo il suo record personale con 7”06. Con il cognome da nubile vinse un titolo mondiale del salto in lungo a 19 anni a Helsinki. Tianna, campionessa olimpica della 4×100 a Londra con il record del mondo, porta il cognome del marito di origini calabresi. Dopo le Olimpiadi di Londra ha provato come altre atlete l’esperienza del bob.
Fraser Pryce gareggia solo dall’anno scorso a livello indoor. Nella storia dei Mondiali Indoor solo tre giamaicane prima della Fraser Pryce sono riuscite a vincere il titolo mondiale dei 60 metri. Fraser Pryce ha mancato di appena due centesimi di secondo il record giamaicano dei 60 metri detenuto da Merlene Ottey e di sei centesimi il record del mondo della russa Irina Privalova ottenuto a Madrid nel 1992 a 640 metri di altitudine.
Fraser Pryce ha migliorato il suo precedente primato personale stabilito con 7”04 al meeting di Stoccolma lo scorso anno.
“E’ sempre difficile vincere il titolo mondiale dei 60 metri perché questa distanza non concede margini di errori. Sono contenta di aver avuto la chance di gareggiare ai Mondiali Indoor perché in passato impegni legati ai miei studi universitari non riuscivo a gareggiare nelle indoor. Per me è il primo oro della mia carriera sui 60 e sono orgogliosa. Non ho fatto una preparazione specifica per i 60 perché il mio obiettivo vero è la stagione estiva. Molti velocisti corrono forte sui 60 metri ma non riescono a trasferire la velocità sui 100 metri perché ci sono ancora 40 metri e molto può succedere nella parte finale della gara. Quando ci schieriamo ai blocchi di partenza sappiamo che dobbiamo dare tutto. Non c’è un domani. Tutto si decide in pochi secondi. ”, ha detto Shelly Ann Fraser.
“Non guardo attentamente le statistiche e ilibri di storia dell’atletica ma il mio obiettivo è quello di arrivare pronta agli appuntamenti che contano. Sono sorpresa Sapevo che potevo fare bene ed ero concentrata a partire bene. Sono arrivata qui senza una preparazione specifica per i 60 metri ma mi ha aiutato l’esperienza passata. Sono grata a Dio per avermi dato l’ooportunità di gareggiare per la prima volta ai Mondiali Indoor.
Murielle Ahouré è nata in Costa d’Avorio ma vive da quando era bambina negli Stati Uniti. “Sono nata in Costa d’Avorio e sento il sangue africano scorrere nelle vene”, ha detto con orgoglio la sprinter della Costa d’Avorio