
di Diego Sampaolo
E’ stata anche la serata dell’ex giocatrice di basket Jennifer Suhr che ha vinto il salto con l’asta femminile con 4.75 in difficili condizioni di vento. Ha abdicato la zarina Yelena Isinbayeva che dopo gli ori di Atene e Pechino si è dovuta accontentare del terzo posto con 4.70 alle spalle della cubana Yarisley Silva, che ha saltato 4.75 ma ha commesso un numero maggiore di errori rispetto
Valerie Adams, che la federazione neozelandese si era incredibilmente dimenticata dimenticata di iscrivere, ha perso la sua imbattibilità nelle grandi manifestazioni dopo l’oro di Pechinoe il doppio oro mondiale contro la bielorussa Nadezhda Ostapchuk che ha realizzato una serie eccellente con una punta di 21.36 e altri cinque lanci oltre i 21 metri. Nella più grande gara olimpica degli ultimi 24 anni è da ricordare anche il 20.48 di Yevgeniya Kolodko che è valso la medaglia di bronzo.
Yuliya Zaripova ha corso una gara di testa vincendo la finale dei 3000 siepi in 9’06”72 davanti alla tunisina Habiba Ghribi (9’08”37) e l’etiope Sofia Assefa (9’09”84).
In una giornata terribile per l’atletica italiana sconvolta dalla notizia della positività al controllo antidoping di Alex Schwazer, ci ha pensato Marzia Caravelli a riportare un po’ di fiducia e speranza nell’ambiente azzurro qualificandosi brillantemente per le semifinali nei 100 ostacoli in 13”01 alle spalle di Lolo Jones in 12”68. Hanno brillato in modo particolare Sally Pearson, regale come sempre con 12”57 e Kellie Wells (12”69). Gloria Hooper ha fatto il suo debutto olimpico correndo la batteria dei 200 femminili in un discreto 23”25 nella batteria vinta dalla tre volte campionessa del mondo Allyson Felix in 22”71. La migliore è stata Sanya Richards Ross in 22”48.
Ha fatto il debutto anche David Rudisha che ha corso passeggiano in 1’45”90 ma ha destato buona impressione ancheil campione del mondo juniores Nijel Amos del Botswana che si candida per il podio.